Ciò che le attuali tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) suggeriscono, con lo sviluppo Web della grande rete Internet a cui tutti (?) ovunque (?) potranno accedere, è l’esigenza di nuovi, ma allo stesso tempo più antichi, paradigmi d’insegnamento ed apprendimento personalizzati!! Prendete le riproduzioni digitali delle statuine dei presepi delocalizzati che abbiamo realizzato per Natale in V elementare(*). Una volta, mi ricordo, da casa le statuine venivano portate a scuola per realizzare lì il presepio tutti insieme e lì bisognava stare per vederlo o fotografarlo. Al contrario, oggi le statuine distribuite a scuola sono state portate a casa per essere inserite in tanti bei presepi (ai quali si potrebbe dare un’occhiata da remoto), ma sono state anche digitalizzate per poter essere viste, riviste, liberamente associate e ricombinate nel comporre infiniti altri presepi condivisi a Natale da un indirizzo web (http://presepio.eu), accessibile ovunque ci sia una connessione ad Internet attraverso un dispositivo e un browser. Dunque la grande ‘lavagna’, o volendo il ‘computer’, la ‘nuvola’ dove si scrive raccogliendo la memoria dell’umanità, oggi è Internet o meglio il Web. Una realtà esterna alla scuola, non però estranea, e comunque pur sempre presente. Ad essa dobbiamo fare riferimento per sostenere lo sviluppo socio-economico e, come noi vogliamo, la formazione delle giovani generazioni che passeranno il Natale con i tablet.
Già, quello dei tablet è un bel regalo che l’Amministrazione Comunale ha fatto ai suoi scolari delle elementari e di prima media. Inoltre, grazie al contributo della Fondazione Albosaggia, ciò è accompagnato dalla serie di PerCorsi formativi già avviati, rivolti a docenti e studenti che potranno trarre il massimo profitto dalla sinergia ottenuta lavorando con i tablet a casa e a scuola secondo il modello di “flipped classroom” che si va affermando (http://www.adirisorse.it/archives/1187) anche nei segmenti di scuola primaria. Si può seguire il prezioso lavoro di sperimentazione della DIDASforce, Task Force for Innovation in Education, nello sviluppo del piano d’azione delle 5’C’ (Collaborare e Comunicare per Creare e Condividere la Conoscenza) che accompagna l’utilizzo dei tablet nella Scuol@3.0 proposta in ADI discussione pubblica (http://adi.ideascale.com/a/dtd/La-Scuol@-3.0/273371-18808). Tutti possono seguire i PerCorsi e gli ulteriori sviluppi del progetto attraverso un diario giornaliero sul blog http://sperimentata.blogspot.it o andando sui siti predisposti http://sergiocasiraghi.eu e http://didasca.org per partecipare.
Buon Natablet! [neologismo ottenuto per voi fondendo Natale con tablet]