A scuola con il tablet /

Esperienze di vita vissuta

Esperienze di vita vissuta

01 Novembre 2011 Redazione Scuola
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Il tablet nelle scuole Italiane: Il caso dell'Istituto Comprensivo Brianza.

Qualche tempo fa avevamo parlato di come il tablet si stia facendo largo, pian piano, all'interno delle scuole.

Attraverso il progetto Cl@sse 2.0, istituito dal Ministero della pubblica istruzione , si sono attivati diversi canali per modificare le tipologia di apprendimento supportati dall'utilizzo costante della tecnologia nello svolgimento della didattica.

Tra le tecnologie abitualmente utilizzate nelle scuole oltre ai diversi pc hanno trovato posto nei muri delle aule le “lavagne interattive multimediali” e tra i banchi sono apparsi i primi tablet.

Vorremo abbandonare la teoria e presentarvi diversi casi in cui il tablet è già una realtà tangibile per gli studenti.

L'esperienza che oggi vi presento è quella dell'Istituto Comprensivo via Brianza di Bollate che fa parte del progetto europeo Apple Teacher Institute.

Promotore di questa nuova metodologia è stato il Professor Benedetti che in una breve intervista ha spiegato come è cambiato il mondo della scuola.

Avrei potuto sintetizzare l'intervista o proporvene uno stralcio ma credo che l'importanza che in essa è racchiusa sia degna di nota.

Mi sono permessa di accompagnarvi nella lettura sottolineando quelli che ritengo degli importanti spunti sui quali rifletteremo in un secondo momento.

Buona lettura.

  • Quali sono le sue conoscenze in ambito informatico/tecnologico?

Ho iniziato nel 1983 utilizzando un Sinclair Spectrum, che portavo a scuola connesso a un televisore, poi sono passato ai Commodore 64 e a DOS. Nel 1990 ho scoperto Mac e dal 2002 sono Apple Distinguisced Educator. Nel 1996 ho fondato con altri colleghi l'Associazione “Informalmente” che si dedica alla sperimentazione didattica con le tecnologie.

Attualmente mi occupo di formazione su tutto ciò che è multimediale: video, podcast, Web 2.0, LIM, device mobili.

  • Come è nato il suo interesse nei confronti del tablet come strumento didattico?

All'inizio del progetto Ministeriale Cl@sse 2.0 avevamo impostato il lavoro della classe su iPodTouch, ma dopo pochi mesi è stato presentato iPad, che ho avuto la possibilità di provare in anteprima. Subito abbiamo indirizzato il progetto sui tablet.

  • Quali sono state le reazioni dei suoi colleghi davanti alla possibilità di utilizzare questo strumento?

Molto interessati. L'hanno vissuto come il non-computer; iPad è arrivato nel 2010 a giugno e i colleghi hanno avuto l'estate per provarlo, in pratica non abbiamo fatto formazione: a settembre erano in grado di utilizzarlo in classe.

  • Quali invece le reazioni dei ragazzi?

Incredibile. Si sono scatenati, vivendolo come il proprio mezzo di comunicazione, tanto che abbiamo dovuto consapevolizzarli riguardo l'uso responsabile della rete. Dopo i primi giorni di utilizzo soprattutto ludico ora affianca libri e quaderni in cartella; è diventato un vero strumento per trovare e produrre informazioni.

  • Le reazione dei genitori/tutori degli alunni?

All'inizio logica preoccupazione per uno strumento nuovo. Ora sono convinti delle possibilità didattiche offerte da iPad, abbiamo organizzato un minicorso a loro dedicato per comprendere come i figli avrebbero dovuto utilizzare iPad: tutti hanno provato a navigare, realizzare presentazioni, ecc..

  • Come è cambiato il ruolo dell'insegnate con l'inserimento del tablet? (aspetti positivi e negativi)

Le novità sono molte. Personalmente spiego meno in classe, tutte le mie lezioni sono in formato digitale e gli alunni possono scaricarle sul tablet e disporne in qualsiasi momento. Ciò permette a loro di eseguire compiti ed esercitazioni a casa con i tempi che preferiscono e a me di utilizzare più tempo in classe per approfondimento e recupero.

I colleghi di lingua straniera hanno vantaggi notevoli dall'utilizzo di podcast e video in lingua, fruibili con la massima semplicità su iPod.

Lettere e Storia utilizzano libri digitali (tutti i classi sono scaricabili), mentre Scienze ha la possibilità di realizzare video in laboratorio e i ragazzi possono visionarli direttamente sul loro device.

Ora stiamo sperimentando l'uso diretto di Apps durante le lezioni, alcune veramente efficaci.

Come annotazioni negative possiamo annotare:

il lavoro di preparazione necessario all'insegnante per la preparazione delle lezioni in digitale (si ridurrà logicamente in futuro);

la mancanza, attualmente dei libri di testo digitali, che costringono ancora a al doppio supporto carta-digitale, creando un ambiente non ancora chiaramente definito.

  • Riflessioni o suggerimenti per migliorare i tablet e le sue applicazioni.

Il trasferimento dei documenti è molto legato alla velocità della rete, poche scuole possiedono linee veloci e soprattutto non hanno una copertura wireless su tutta la scuola.

Riguardo le Apps una considerazione dei colleghi è: ”Sono troppe”. Hanno difficoltà a conoscerle e provarle.

Questo lo faccio io e passo a loro le informazioni, pubblicate anche su un blog: http://scuolapps.wordpress.com/

 

Vi segnalo inoltre il convegno “Dire, fare, imparare”, organizzato anch'esso dall'Istituto Comprensivo di via Brianza, che si terrà l'11 novembre presso l'Università Bicocca di Milano. Tutte le informazioni sono disponibili al sito http://www.cegroup.it

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