Con un decreto legislativo, il ministro della Pubblica Istruzione, Maria Chiara Carrozza ha dato il via a quella che potrebbe diventare una vera e propria rivoluzione, la transizione dai libri cartacei a quelli digitali. Interessati milioni di studenti e tutta la scuola italiana, o almeno quella parte dotata di tecnologie, dispositivi e risorse adeguate a trarne vantaggio.
Il senso dei pesci per la vita
La transizione è prevista a partire dall’anno scolastico 2014/2015 e faciliterà il passaggio al digitale obbligando gli editori ad interrompere decenni di conservatorismo editoriale legato alla difesa di fatturati e profitti certi a spese delle famiglie. Nello stesso decreto è stato imposto anche un tetto di spesa sui testi che si dovrebbe tradurre in un risparmio del 10% per le famiglie degli studenti che sono obbligate ad un cambio completo dei libri ogni anno scolastico.
Nel decreto sono definite anche le linee guida sul libro digitale che verrà. Un libro o ebook che dovrà essere fruibile soprattutto dai nuovi dispositivi digitali come smartphone, tablet. LIM ecc. L’idea è di facilitare il passaggio al digitale anche con l’aiuto delle famiglie, lasciate libere di dotare i propri figli di dispositivi elettronici adeguati allo studio e capaci di ospitare i nuovi libri digitali. Secondo il ministro il passaggio al digitale non deve essere visto come una rivoluzione semplicemente tecnologica anche se le forme dell’apprendimento sono destinate a mutare. Il libro digitale può diventare una grande opportunità di cambiamento della scuola e per l’introduzione di nuove forme di apprendimento oltre che didattiche.
Dal prossimo anno scolastico, grazie al decreto, i professori saranno liberi di adottare libri di testo in formato elettronico. Naturalmente se saranno disponibili. Difficile pensare che la loro disponibilità sia immediata e che gli editori possano accelerare, dopo essere stati loro stessi a frenare qualsiasi forma di evoluzione, timorosi di perdere fatturati e profitti.
Della nuova situazione dovrebbero invece trarre vantaggio le famiglie e gli studenti, in termini economici ma anche di praticità nell’uso dei testi scolastici. Destinati a sparire anche zaini e carrellini vari che hanno condizionato la crescita di ragazzi e ragazze con l’eccessivo peso portato a spalla o trainato per strada.
Sarà compito del ministero monitorare l’osservanza della legge, ad esempio nella definizione dei prezzi da parte degli editori e nell’adozione dei nuovi testi da parte delle scuole.
Il decreto attuale cancella quello precedente sui libri digitali e conferma, rafforzandoli i vincoli associati al libro digitale in termini di conformità ai piani di studio, qualità e organizzazione dei contenuti ma anche di tecnologie aperte, compatibili e integrabili da utilizzare. Presente anche il richiamo alla privacy e alla fornitura gratuita di software se necessari per poter usufruire dei libri di testo digitali.