Questo l'approccio che ha guidato la scuola “Leonardo Da Vinci” di Avellino a far partire il progetto denominato “I Learn 2.0”, un programma didattico finalizzato alla introduzione di nuove tecnologie nella quotidiana pratica didattica e che potrebbe risultare strategico nel momento in cui si decida di adottarle per l’insegnamento delle discipline scolastiche proponendo metodologie didattiche e comunicative che questa nuova generazione richiede a scuola come nella vita di tutti giorni.
🌑🌒 La DAD atrofizza la mente e spegne i cuori
Il progetto è sintetizzato in un breve documento che illustra le linee guida per una didattica sempre più multimediale e resa possibile dalla introduzione di strumenti informatici e tecnologici finalizzata anche e soprattutto a garantire forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico agli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento.
Il progetto si propone di adottare le tecnologie (LIM, tablet, LMS) nelle quotidiane attività didattiche ma anche a supporto delle pratiche di studio individuale a casa. Nel progetto è prevista anche una analisi dell'uso delle nuove tecnologie per verificare se e in che misura l’utilizzo dei nuovi strumenti strumenti può migliorare la qualità nell'apprendimento da parte degli studenti.
La “Leonardo Da Vinci” non sarà sola in questa sfida. Coinvolti nel progetto due partner di rilevante impatto socio-educativo: il Dipartimento di Informatica e Sistemica dell’Università “Federico II” di Napoli, e il Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno. Referente del progetto per la “Da Vinci” è il professor Antonio Pepe.
Il progetto si svilupperà attraverso verie fasi distinte che prevedono lo startup, la ricerca di sponsor, la formazione dei docenti, l'elaborazione degli strumenti utili alla misurazione e l'avvio delle attività didattiche vere e proprie previste nell'anno scolastico 2012-2013.