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Scuola: classe dirigente e digitalizzazione, una fotografia in chiaroscuro!

Scuola: classe dirigente e digitalizzazione, una fotografia in chiaroscuro!

31 Ottobre 2013 Redazione Scuola
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Una indagine svolta da KION, una società del consorsio univesritario Cineca e specializzata in tecnologia per la didattica, illustra in modo perfetto il ritardo della scuola italiana. Un ritardo di cui è colpevole anche la sua classe dirigente che si mostra impermeabile alla rivouzione tecnologica in atto e che sembra quasi snobbare le molte realtà emergenti che caratterizzao il mondo digitale.

Secondo la ricerca condotta da KION, ben il 69% dei presidi e dirigenti scolastici dimostra scarsa dimestichezza e propensione all'uso degli strumenti tecnologici pur dichiarando, al contrario, di faren uso. L'uso a cui si riferiscono è in realtà limitato alla posta elettronica (40) e alla navigazione di Internet e del web (48%).

Questa istantanea che fotografa la scuola italiana arriva nel momento più opportuno. Mentre la scuola è alle prese con mille problemi ma è al tempo stesso cosciente della necessità di nuove trasformazioni e innovazioni, la sua classe dirigente sembra non avere le conoscenze adeguate per compiere scelte coraggiose e adeguate. Pur dichiarandosi aperti alle nuove tecnologie in realtà non le praticano e neppure le suggeriscono, prediligendo in fondo ancora forme di didattica tradizionali e strumenti meno interattivi.

La ricerca, condotta da KION, ha coinvolto 429 presidi ei iestituti e scuole di oni tipo ed era focalizzata sul tema della comunicazione tra scuola e famiglie.

In positivo emerge la quasi completa consapevolezza del campione sull'importanza del registro elettronico e delle comunicazioni digitali ad alunni e famiglie. Secondo il 32% del campion einterpellato le tecnologie digitali contribuiscono ad avvicinare docenti e genitori mentre il 34% pensa che la comunicazione digitale permetta una maggiore chiarezza.

In negativo va rilevato come il 31% degli intervistati continui a preferire una comunicazione tradizionale e prevalentemente cartacea e che il 69% che si dichiara un utilizzatore di tecnologie digitali in realtà usi sostanzialmente solo la posta elettronica (40%), internet e il web (48%), gli SMS (8%) e i gestionali in dotazione alla scuola (2%).

Per i ricercatori del Cineca che hanno svolto l'indagine ciò che emerge è una fotografia in chiaroscuro fatta da approcci definiti digitali ma che in realtà sono incapaci di trarre vantaggio dalle nuove tecnologie digitali e di sposare le nuove modalità di comunicazione interattiva e collaborativa che le nuove tecnologie si portano appresso. La comunicazione viene percepita ancora prevalentemente come unidirezionale e senza recirpociyà con l'utenza. E' riconosciuto il bisogno di personalizzazione e di maggiore interazione ma non viene sostanzialmente soddisfatto nella pratiche quotidiane.

 

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