I bambini potranno svolgere le loro ricerche e fare i loro compiti a casa con l’ipad,ma potranno usarlo anche per scambiarsi informazioni ed esperienze di studio tra di loro e con i docenti o per collegarsi alla lavagna elettronica della classe.
La Scuolacittà Pestalozzi è una delle quindici in Italia, l’unica in Toscana, ad aver ottenuto il finanziamento del ministero per questo nuovo progetto. Scelta motivata dalla elevata dimestichezza con la tecnologia viste le precedenti sperimentazionidell'istituto.
🌑🌒 La DAD atrofizza la mente e spegne i cuori
Secondo il direttore della scuola la volontà è di «sfruttare tutte le possibilità di apprendimento fronite dalle nuove tecnologie. I ragazzi hanno comunque a che fare con questi strumenti, introdurli già dai primi anni di scuola può servire per avviarli ad un utilizzo più consapevole, meno superficiale di mezzi molto potenti».
Partiranno subito anche gli studenti più piccoli, quelli di 6 anni che come nativi digitali non smetteremo certo di leggere sui libri, scrivere sui quaderni o usare la penna ma potranno anche manifestarte appieno la loro propensione alla tecnologia e ai nuovi strumenti digitali.
L'eccellenza della scuola è rinomata, non è un caso che alla scuola città Pestalozzi si entri per sorteggio. Ogni anno entrano 20 bambini. Ha il posto assicurato solo chi ha già un fratello o una sorella nella scuola.