Al termine dell’anno gli studenti hanno indicato un cambiamento radicale nel loro modo di studiare. Prima di possederne uno la maggioranza degli studenti riteneva che lo smartphone li avrebbe aiutati nello studio. Dopo un anno in possesso di uno smartphone e lasciati liberi di usarlo a scuola come volevano, gli stessi studenti hanno rilevato la sua negatività ai fini dell’apprendimento.
Benchè giudicato favorevolmente per la sua capacità di favorire l’apprendimento informale e l’accesso alle risorse della scuola, lo smartphone è stato ritenuto fonte di distrazione e un concorrente rispetto ai requisiti necessari ad un buon apprendimento in classe.
La ricerca condotta all’interno di una università dalla National Science Foundation fornisce utili indicazioni all’uso della tecnologia a scuola anche se non ha analizzato l’utilizzo organizzato e strutturato dei nuovi dispositivi in classe. Quando questi dispositivi sono usati con obiettivi didattici ben definiti possono avere vantaggi concreti e migliorare l’esperienza di apprendimento dello studente.
Lo studio ha permesso di confermare come venga usato lo smartphone dai ragazzi e quali applicazioni vengano usate più frequentemente. Il 65% degli studenti usa il suo dispositivo per accedere portali di social networking, per giocare, per scambiare messaggi e per comunicare.
Basterebbe quindi impedire che i ragazzi di accedere a Facebook, Twitter, AnfryBirds, ecc.