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Tablet a scuola, quanto mi costi

Tablet a scuola, quanto mi costi

03 Aprile 2013 Redazione Scuola
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In tempo di crisi anche l’informatizzazione scolastica finisce sotto la lente di ingrandimento. L’entusiasmo per l’iPad e poi per il tablet non si è affievolito ma arenato sulle luci e le ombre che emergono dalle sperimentazioni fatte. Non necessariamente la tavoletta è la soluzione ideale per la didattica e per l’apprendimento.

A rendere complicata l’adozione di tablet a scuola non è soltanto l’assenza della banda larga, che rimane in molte realtà italiane una vera e propria utopia, ma anche la disponibilità dei dirigenti e docenti dei plessi scolastici al cambiamento e all’innovazione. Parlare di libri digitali e saperi online genera ancora molte idiosincrasie, soprattutto in una situazione nella quale nessuno ha ancora provato la validità, da un punto di vista didattico e dell’apprendimento, del tablet in classe. Le opinioni continuano ad essere diverse e contrastanti e forse sono entrambe condizionate dalla mancanza di fondi e dal bisogno di risparmi.

Il decreto legge ‘Digitalia’ impone libri in versione digitale obbligatori dall’anno scolastico 2013/14 per tutte le scuole superiori, mentre dall’anno successivo la novità dovrebbe interessare anche elementari e medie. Peccato che per poter leggere gli e-book e accedere a risorse onliene servono le apparecchiature informatiche adeguate. Peccato anche che queste nuove apparecchiature non sono disponibili gratuitamente ed anzi possono rappresentare un investimento notevole per scuola con budget già ridotti a zero. A rischio sono anche le sperimentazioni fin qui fatte da scuole che hanno acquistato i tablet da fornire agli studenti delle prime classi, grazie al progetto regionale Generazione Web della regione lombradia.

Fonte:metro.co.uk

Le perplessità sull’uso del tablet in sostituzione del libro tradizionale è trasversale. L’addio alla carta viene salutato con qualche perplessità da famiglie e docenti, quasi mai dai ragazzi.  Queste perplessità sono legate alla scarsa conoscenza del mezzo e al periodo di rodaggio necessario per trasformare il tablet in uno strumento didattico efficace. Il rodaggio comporta anche un periodo di formazione per docenti e discenti ma anche l’individuazione dei libri da acquistare e dei budget disponibili per farlo. Sena contare che molte case editrici non sono ancora del tutto preparate al cambiamento e che molti libri digitali non sono ancora nel formato adeguato per favorire la lettura, le annotazioni, e le modifiche delle pagine in funzione dell’esercizio e dello studio.

A pesare più di tutto e ad alimentare le perplessità ci sono soprattutto  i costi. Il decreto legge n. 179 del 18 ottobre stabilisce che l’acquisto delle apparecchiature tecnologiche sia a carico delle famiglie, tranne nel caso in cui i genitori non riescano a sostenere la spesa. Ciò significa che le famiglie dopo aver acquistato il tablet devono farsi carico anche dell’acquisto dei libri digitali in formato ebook ( da comprare online e con carta di credito, modalità non per tutti praticabile).

Le sperimentazioni fin qui fatte hanno potuto trarr vantaggio da finanziamenti del Miur della Regione Lombardia ma per gli anni a venire non ci sono al momento certezze o garanzie. E alcuni ebook hanno licenze d’uso in scadenza con validità di 4/5 anni soltanto. Tante piccole problematiche ma molto pratiche e capaci di bloccare future sperimentazioni di informatizzazione e innovazione in molte scuole.

Queste problematiche si fondono poi anche con molte perplessità di ordine didattico. Il tablet permette allo studente di prolungare il tempo dedicato all’apprendimento anche fuori dalle aule scolastiche ma obbliga i genitori ad una maggiore attenzione e presenza.

Costi proibitivi per budget limitati e perplessità non bloccheranno comunque l’evoluzione digitale in corso. Le scuole che hanno introdotto tablet in classe continuano a crescere cambiando la didattica tradizionale da frontale a collaborativa, partecipata e di gruppo.  Il tablet permette di ricostruire i saperi mettendo a disposizione contenuti digitali a tutti gli studenti, dentro e fuori della classe e di sperimentare il saper fare. Se non è avvenuto nel 2012, l’anno scolastico che verrà sarà sempre più 2.0 e negli zaini degli studenti probabilmente il tablet prenderà il posto di libri e quaderni.

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