Un articolo di Valeria Pini su la Repubbloica del primo di agosto.
UN TABLET in omaggio, una vacanza studio gratuita, oppure una tessera per ottenere sconti nei negozi. Ma c’è anche chi offre biciclette, in nome dell’ecologia. Non sono le nuove offerte commerciali per i clienti di un supermercato, ma delle novità che le università italiane mettono a disposizione delle matricole. Ovvero, gadget, convenzioni e altri vantaggi per attrarre gli studenti al tempo della crisi. Perché, come testimoniano i dati del Miur, dal 2008 al 2011 le immatricolazioni sono diminuite del 15%. E allora gli atenei si preparano a combattere il calo di iscrizioni proponendo un modello di studi al passo con i tempi. Nel nome della concorrenza, e delle nuove tecnologie.
L’iniziativa che si fa notare di più è quella della facoltà di Scienze della comunicazione, a Teramo. Da quest’anno le matricole ricevono infatti un tablet in omaggio, con 2 giga al mese di traffico prepagato. L’operazione costerà all’ateneo 135 euro al mese per ogni allievo. Punta sulla tecnologia anche la Luiss di Roma che offre, gratuitamente e per un anno, 100 tablet e 100 computer portatili. Ma soltanto a chi ha voti alti. È invece ormai diffusa — dall’Università del Molise a quella di Cosenza — l’abitudine di mettere a disposizione dei nuovi iscritti una casella di posta elettronica gratuita. Oppure di offrire, come propone Roma Tre alle matricole delle facoltà scientifiche, convenzioni per l’acquisto di software e accesso gratuito alla rete wi-fi.