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Tecnologia e scuole virtuali

Tecnologia e scuole virtuali

23 Novembre 2012 Redazione Scuola
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L'esperienza scolastica che gli studenti attuali fanno è completamente diversa da quella fatta dai loro coetanei venti anni fa. E' cambiato il mondo, è peggiorata l'offerta formativa e sono cambiati i bisogni. L'evoluzione della tecnologia ha permesso nuove sperimentazioni e l'emergere di una scuola non-tradizionale, capace di offrire nuove risorse e opportunità agli studenti e ai loro genitori.

Per capire cosa succederà nella scuola da qui a dieci anni a causa della pervasività della tecnologia, può essere utili dare uno sguardo ad un paese, come gli Stati Uniti, nel quale l'attenzione alla formazione dei giovani è sempre stata elevata e nel quale la tecnologia è parte fondamentale del successo aziendale, economico e anche personale.

Negli ultimi anni in USA si sono diffuse molte scuole 'virtuali', scuole online tecnologizzate (vengono forniti computer e accessi alla rete alle famiglie) in grado di offrire a molti studenti le opportunità che non hanno trovato nella scuola tradizionale. Per vari motivi molte scuole non sono attrezzate per garantire agli studenti una esperienza formativa produttiva e significativa. Scuole virtuali e computer-based possono invece offrire ambienti più asettici ma altrettanto produttivi e capaci di offrire una formazione eccellente.

Queste 'scuole virtuali' o cyber-school si stanno diffondendo in molti stati americani soprattutto grazie alla presenza di realtà imprenditoriali che hanno costruito una proposizione ricca e di qualità di corsi online, apprezzata dagli studenti e anche dai loro genitori. I leader di mercato in questa proposizione sono realtà come K12 che è presente in 50 stati americani ma opera anche in 70 nazioni a livello internazionale con una offerta di corsi per la formazione privata, individuale e pubblica. Tutti i corsi offerti sono online. Concorrenti di K12 sono realtà scolastiche cosolidate come the George Washington University Online High School e l'International School of Berne. Un'altra scuola di successo presente negli Stati Uniti è KIPP (Knowledge is Power Program) che ha offerto a molti studenti di famiglie povere o non in grado di mandare i figli in scuole di qualità la grande opportunità di completare i loro studi e aspirare all'ingresso all'università.

A fronte di alcuni esempi di grande successo, anche per i risultati e per il numero di studenti che riescono a superare gli esami e ad iscriversi alle università, il fenomeno delle scuole virtuali presenta anche dei lati oscuri che non possono non essere oggetto di una riflessione condivisa. Molte scuole online nascono infatti come operazioni puramente imprenditoriali con l'obiettivo di fare soldi sui bisogni delle famiglie. Queste scuole prestano scarsa cura alla formazione e ai risultati della stessa e alcune di esse si trasfomrano per molte famiglie in una trappola mangia-soldi che li obbliga all'acquisto della tecnologia necessaria alla frequenza online.

Il fenomeno delle scuole online si sta affermando ovunque ma non rappresenta necessariamente la soluzione ideale per molti studenti che si vedono privati della componente sociale e di apprendimento di gruppo che caratterizza le scuole tradizionali. Le scuole online possono essere una soluzione per affrontare problemi contingenti come la lontananza di una scuola rispetto al luogo di residenza, la presenza di una scuola di cui non si condivide impostazione e approccio didattico, la difficoltà economica, l'impossibilità di poter accompagnare il bambino a scuola ecc. Le nuove scuole online possono essere la soluzione ideale per bambini iperdotati che aspirano ad una formazione autonoma e indipendente, lo sono meno per bambini con handicap nell'apprendimento che hanno bisogno di un supporto continuo e non disponibile a casa loro.

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