
A chi conosce l’inglese suggerisco la lettura di un articolo apparso sul portale FASTCOMPANY il 9 di marzo 2011 a firma Patrick J. Howie.
Nel suo articolo di approfondimento l’autore sostiene che seppure l’iPad 2 nella sua versione aggiornata batterà ulteriori record di vendite durante l’anno, non può essere considerato come il futuro di ciò che diventerà o sarà il tablet. Tra qui e la fine dell’anno ci saranno circa 100 tablet in circolazione, tutti più o meno cloni, emulazioni o prodotti con funzioanalità simili a quelle dell’iPad. Questa ricchezza numerica viene considerata dall’autore un limite per un mercato che invece ha bisogno di molto altro soprattutto perché il tablet non può essere visto come un dispositivo migliore per giocare, guardare video ecc. ma soprattutto per la sua potenzialità nel migliorare efficienza e produttività personale e aziendale. Le novità che dovremo aspettarci verranno da vendor che non si sono focalizzate semplicemente su migliori performance ( processore ) e potenza dell’immagine ( schermo ) ma su funzionalità aggiuntive e applicazioni specifiche per ambiti omogenei di business, mercati, attività e pratiche aziendali ecc. Uno di questi vendor Kno ad esempio ha già rilasciato un tablet con funzionalità tipiche e standard ma pensato in modo specifico per il mondo della scuola e degli studenti che utilizzano il tablet/computer per prendere annotazioni durante le ore in classe. Benché nel titolo dell’articolo l’autore provocatoriamente parli di un futuro del tablet non necessariamente marcato Apple in realtà nell’articolo poi si corregge sostenendo che Apple ha la grande opportunità di dare maggior consistenza al Tablet come strumento di produttività personale perché il suo modello di business incentrato sulle APP è il canale attraverso il quale in molti potranno contribuire a questo arricchimento quantitativo ( +APP ) e qualitativo ( +Funzionalità ).
Patrick J. Howie è un esperto di innovazione.
Suo il libro THE EVOLUTION OF REVOLUTIONS: How We Create, Shape, and React to Change.