La danza estatica

21 Giugno 2021 Nausica Manzi
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La staticità nella danza dell'universo.

L'universo è una danza armoniosa e misteriosa, un intreccio di pianeti e meteoriti con le loro traiettorie, ricami di anime confuse in abbracci e in desideri. Come su un palcoscenico di un grande teatro, l'universo con tutti i suoi elementi di bellezza e mistero danza: alle volte è una danza con musiche veloci ed allegre, altre con sottofondi noiosi, altre ancora con sinfonie tristi e malinconiche. Ogni volta però tale danza rispetta un ordine che è quello del disordine. Difatti, si presenta come confusione, come assenza di logica, come complessità in cui non annegare. Ogni danzatore si confonde e si intreccia con gli altri, tanto da sembrare un nastro colorato che si muove nel movimento e nell'aria che, dapprima, riesci a seguire chiaramente ma che, alla fine, perdi nella commistione con gli altri nastri, identici a lui ma ognuno originale ed unico.

 

Un intreccio scenico, meraviglioso, che è vita in movimento, che nasce, cresce e muore. E chi è il coreografo di questa danza affascinante e tremenda? Il sole. Sì, il sole è colui che governa i movimenti, luci ed ombre, gesti, passi e gli intrecci stessi di quei danzatori. Il sole però è un coreografo stratega ed imprevedibile. Alle volte egli fa dei dispetti ai suoi danzatori: si nasconde, scompare per un periodo lasciando ogni danzatore solo ad inventare i propri passi, oppure li acceca con la sua presenza potente, mettendo in moto fantasie e passi nuovi. Però egli è un ottimo maestro, ha cura di ogni elemento del suo gruppo: lo coccola quando è presente, infondendogli positività, e nel contempo è capace di ricordare a chiunque interiorità e valore, soprattutto quando qualche danzatore si perde dietro nuvole di paure o pensieri, dimenticandosi che il suo maestro c'è sempre, anche quando scompare o è nascosto in una delle sue giornate "scherzose".

Il sole insegna movimenti straordinari: sorrisi disarmanti, passi entusiasti, salti senza paure, corse a perdifiato di gioia, ma anche cadute che insegnano, forza nel trovare il proprio maestro dietro nuvole pesanti di pioggia, brividi di freddo da avvolgere in coperte di umano calore nei periodi in cui il sole maestro è assente o quando la sua fantasia da coreografo brilla di meno. Il maestro Sole vuole che ogni danzatore dell'universo diventi forte nella sua fragilità, responsabile nella sua libertà, grande nella sua dignità e dirompente nella sua esistenza che può rinascere da capo ogni volta.

Il Sole maestro poi in alcuni giorni dell'anno fa delle lezioni speciali. La più straordinaria è quella del solstizio d'estate: la danza estatica.

La danza estatica è lo studio del movimento della staticità, ovvero, in poche parole, il maestro Sole insegna ai suoi danzatori anche l'arte dello stare fermi: si balla anche quando si è immobili, fermi su di un palcoscenico esistenziale. Quando tutto appare fermo, in realtà, sempre, ogni cosa, dentro ed oltre, si sta comunque muovendo, sta comunque facendo danza, quella stessa staticità è dunque parte di quell'arte dell'esistenza.

 Il sole durante il solstizio d'estate fa proprio una danza estatica e la insegna ai suoi danzatori dell'universo. Cosa significa davvero danza estatica? Cosa è?

Solstizio è l'insieme della parola "sol", sole, e di "stizio" che deriva dal verbo latino stare. Quindi significa " il sole fermo" e indica un momento in cui il sole non si muove dalla linea dell'equatore avendo raggiunto il punto più alto, il cosiddetto zenith ,da dove manda la sua luce in maniera più forte e più lunga. Il solstizio è quindi la danza della staticità: il sole è fermo ma il suo movimento interiore di luce e calore da donare continua eternamente. Il solstizio d'estate è un giorno in cui bellezza e mistero si mescolano e tutto si avvolge di un vento caldo che inaugura l'estate. Per l'appunto l'estate inizia con la danza estatica.

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Estasi significa letteralmente fuori da sé, ma vorrei oltrepassare tale senso comune. Torniamo dunque al termine " estatico", esso indica ciò che è proprio di chi è in contemplazione, della sensazione di chi, fermo, si lascia meravigliare e pervadere da una sensazione profonda che cattura la propria anima. Estatico invita a stare, " estate" come " eh dunque state!". Quindi la danza estatica è il movimento dell'anima di chiunque, in apparenza, sembra fermo, esattamente come il sole sulla linea dell'equatore durante il solstizio d'estate.

La danza estatica è l'arte di ascoltare la propria anima e di farla danzare nel silenzio della staticità, unica dimensione dove può nascere una nuova stagione, una vita rinnovata.

La danza estatica che il Sole vuole insegnare ai suoi danzatori durante il solstizio d'estate è quella che rivendica l'importanza della staticità. Essa non è immobilità, sinonimo di vuoto, ma bensì tranquillità di un'anima che torna ad ascoltarsi per riappriopriarsi di se stessa e così far vedere all'esterno la sua luce, che, dunque, sarà più forte, più duratura, perché sinonimo di rinascita, di un fuoriuscire, contemplare fuori e dentro se stessi, per ritornare al vero senso dell'arte dell'esistenza. La danza estatica è il movimento dell'anima che diviene estate e il Sole la invita alla tranquillità per sentire la sua voce, conservarla e tornare ad esistere rinnovati. 

Quindi, la staticità di alcuni periodi dell'esistenza dovuti ad esempio ad un virus che sconvolge le vite, a difficoltà lavorative o personali o a periodi buii, è dunque da interpretare  in senso positivo, come crisi di rinascita, cambiamento doloroso ma necessario, scompiglio interno per dar vita ad una danza armoniosa.

Del resto, un bravo danzatore sa ballare anche quando è fermo attraverso le espressioni inconsapevoli del volto, il modo di mettere una mano o attraverso la dolcezza o la rigidità di un volto che abbandona pian piano paure e pensieri davanti ad un pubblico e ad un intero universo che si riscopre vivo, che sente la sua vita interna come la cosa più importante, l'energia che gli permette di generare nuova luce a partire da quella staticità. Al di fuori, ognuno diverrà un raggio di sole e tutti brilleranno forte di nuovo calore di una vita che riparte e rinasce. L'anima di un danzatore nasce nella danza estatica, di contemplazione immobile, che gli permette di comprendere, illuminare e mettere in moto tutti i meravigliosi passi che poi, insieme all'intero universo, andrà ad eseguire, ricominciando, cadendo, rialzandosi, respirando, sorridendo.

Chi è il tuo sole maestro? Lui è sempre nella tua anima anche quando scherza, si nasconde e scompare, quindi cercalo, ascoltalo e poi lasciati andare alla danza estatica. Diverrai un raggio di sole che, nel mistero della staticità, come a Stonehenge, arriva dirompente ad illuminare ogni angolo buio e a riscaldare come un abbraccio sé e gli altri. Coraggio!

Buona rinascita e buon solstizio d'estate.

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