Da qui discende un aspetto importante: non esiste alcun punto di vista oggettivo (lo sguardo di Dio è solo suo) che comprende tutta la realtà. Ogni sistema, persona fisica o sistema sociale, costruisce, dal suo punto cieco (inconsciamente) scelto, la sua rappresentazione del mondo che lo circonda (l’ambiente) realizzando le osservazioni basate sulle distinzioni scelte. L’ambiente, nella sua specificazione completa e dettagliata, è dunque una libera costruzione dei sistemi, anche sociali come le organizzazioni, che hanno la facoltà, compatibilmente con le loro capacità, di effettuare le distinzioni che vogliono.
Certo vi sono dei vincoli di cui tener conto, ma anche questi fanno parte delle distinzioni scelte. Ad esempio la gravità che ci tiene incollati a terra è un vincolo, ma per i fratelli Wright fu una distinzione che li spinse a considerare una macchina che potesse sottrarsi ad esso. E inventarono l’aeroplano. Il mercato, inteso come ambiente nel quale opera un’azienda, è una costruzione della sua organizzazione. Certamente esiste il mercato delle automobili, ma un signore chiamato Elon Musk ha creato un’organizzazione che osserva questo ambiente in modo totalmente nuovo, la Tesla, che altre aziende che pure guardavano lo stesso mercato non hanno eseguito.
La qualità delle distinzioni incideranno sulla qualità delle osservazioni e delle successive
costruzioni del mondo, dell’ambiente di business in cui opera l’azienda. Da qui discende un’altra importante conseguenza: se un’organizzazione invece di fare la propria costruzione adotterà quella di altri, auto-creerà la competizione. Dunque, adottando questo punto di vista, lo “scenario competitivo” non esiste nel mercato ma è una conseguenza dell’incapacità dei competitori di costruirsi una immagine propria, e diversa dagli altri, del mercato.
Un “giuramento di Ippocrate” per i manager
Allora molti dei problemi delle organizzazioni aziendali traggono origine dalla cattiva qualità delle loro osservazioni. Un compito di chi si occupa di organizzazione, i manager, dovrebbe essere quello di fornire di continuo nuove modalità di osservazione, riconoscendo i punti ciechi attuali che non sono più adeguati, e stimolare esercizi di esplicitazione e decisione in accordo ad esse (Progettazione Strategica).
L’esercizio non è sempre facile, ma è alla base del processo continuo di adeguamento e modifica dell’accoppiata azienda/mercato dunque della vita dell’azienda. Ne consegue che la gestione dell’organizzazione non può limitarsi al controllo e all’incentivo delle sue quotidiane pratiche operative, ma deve periodicamente interrogarsi su cosa vede, e non vede, l’organizzazione e come fa ad effettuare tali osservazioni.
Perché, come affermava Seneca, "Non c'è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare".