Bellezza è la parola di grande conseguenze. Un’ispirazione. Un rapimento.
“Bellezza è una parola pesante. È una parola di grandi conseguenze. Oggi viene usata con leggerezza – del tempo, di un sorriso, di un vestito da sera o della foggia di una scarpa, di un braccialetto, di un giardino, di un sillogismo: bello serve da sinonimo di buono o grazioso o piacevole o simpatico o attraente o interessante. Ma la bellezza non ha niente a che fare con questo. È molto di più. Molto rara, si dimostra. È una forza. È un rapimento. Non è una figura retorica quando la gente dice che ti toglie il respiro: in certi casi può darti la stessa scossa soffocante di quando ti tuffi nell’acqua gelata…”
"Vieni tu dal cielo profondo o sorgi dall’abisso, Bellezza?" Charles Baudelaire
E qui viene il problema.
La società in cui viviamo preferisce altri valori.
Per prima cosa, spinge alla fretta. Poi, elimina il tempo della riflessione, isola gli individui. Così i impedire loro di godere gratuitamente della bellezza dello stare insieme a sé stessi, agli altri, immergendosi nella bellezza che li circonda.
Principalmente, una perdita di tempo, una caduta della produzione.
OLTREPASSA CON NOI
Linkedin Facebook
instagram twitter
Ma, per fortuna, c’è ancora la scuola.
Uno spazio totalmente dedicato a trasferire ai nuovi arrivati la bellezza dello stare insieme, dello scoprire il mondo, le sue armonie e disarmonie. E comunque, uno spazio che stimola la naturale curiosità dei giovani e crea per loro un ambiente accogliente, comprensivo, piacevole, affettuoso.
Un luogo nel quale trovare guide disponibili a fermare il tempo, a perdersi dentro un verso di un antico poeta o nelle trame di un quadro, o nelle cattedrali della musica, o nel fascino della comprensione matematica.
CASA [1]
O no?
"La Bellezza non può essere interrogata: regna per diritto divino." Oscar Wilde
Un saluto da Renato.
Autore
Medico e psicoterapeuta. Mette in discussione il sapere-potere che agisce nei diversi sistemi relazionali (da quello parentale a quello delle istituzioni educative e sanitarie), per approdare a una “via affettiva” che diventa una vera e propria proposta di cambiamento: un’alternativa praticabile ai modelli che generano paura e sofferenza, frustrando l’innato senso della possibilità e dell’alternativa che caratterizza la nostra specie.
La sua ricerca è incentrata su uno sviluppo non conflittuale e non autoritario delle relazioni intrapersonali. Nel 2016 ha fondato l’associazione Centro studi per la promozione della Democrazia Affettiva®.
Inno alla bellezza (Baudeleire)
Vieni dal ciel profondo o l’abisso t’esprime,
Bellezza? Dal tuo sguardo infernale e divino
piovono senza scelta il beneficio e il crimine,
e in questo ti si può apparentare al vino.
Hai dentro gli occhi l’alba e l’occaso, ed esali
profumi come a sera un nembo repentino;
sono un filtro i tuoi baci, e la tua bocca è un calice
che disanima il prode e rincuora il bambino.
Sorgi dal nero baratro o discendi dagli astri?
Segue il Destino, docile come un cane, i tuoi panni;
tu semini a casaccio le fortune e i disastri;
e governi su tutto, e di nulla t’affanni.
Bellezza, tu cammini sui morti che deridi;
leggiadro fra i tuoi vezzi spicca l’Orrore, mentre,
pendulo fra i più cari ciondoli, l’Omicidio
ti ballonzola allegro sull’orgoglioso ventre.
Torcia, vola al tuo lume la falena accecata,
crepita, arde e loda il fuoco onde soccombe!
Quando si china e spasima l’amante sull’amata,
pare un morente che carezzi la sua tomba.
Venga tu dall’inferno o dal cielo, che importa,
Bellezza, mostro immane, mostro candido e fosco,
se il tuo piede, il tuo sguardo, il tuo riso la porta
m’aprono a un Infinito che amo e non conosco?
Arcangelo o Sirena, da Satana o da Dio,
che importa, se tu, o fata dagli occhi di velluto,
luce, profumo, musica, unico bene mio,
rendi più dolce il mondo, meno triste il minuto?