DOMANI

01 Gennaio 2022 Etica e tecnologia
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domani [lat. tardo de mane, «di mattina»]. Il giorno che segue a quello di oggi. È spesso contrapposto o accostato a oggi, anche con senso generico: meglio un uovo oggi che una gallina domani; oggi o domani, una volta o l’altra, in un tempo prossimo. Con valore indeterminato, per indicare il futuro.

[do·mà·ni]

Quando ero piccola il domani era per me tangibile quasi quanto il presente, tanto da essere felice già diversi giorni prima se aspettavo una bella giornata, ma allo stesso modo piena di ansia e paura se ero in attesa di qualcosa di brutto…

Ricordo nettamente la mia confusione, e non posso non sorriderne, quando avevo un appuntamento dal dentista (la cosa più spaventosa che mi potesse capitare all’epoca) poco prima di Natale (il giorno in assoluto più magico di tutto l’anno). Non sapevo come sentirmi, in bilico tra due sentimenti opposti, e scendevo dalla poltrona del dentista felicissima, sognando regali e pregustando prelibatezze dolci e salate senza tentennamenti.

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Non mi spingevo però più in là di qualche mese: pensare alle scuole superiori o a una vita da adulta era assolutamente inconcepibile. “Cosa vuoi fare da grande?” era una domanda che mi lasciava esterrefatta per un semplice motivo; perché io grande proprio non lo volevo diventare.

Di mese in mese però gli anni sono passati, l’età adulta è arrivata inesorabile e la certezza del domani si è radicalmente trasformata: le paure per una innocua visita medica hanno lasciato il posto a preoccupazioni ben più profonde, mentre l’attesa per le cose belle è perennemente guastata dal dubbio che possano capitare imprevisti di ogni genere.

Hanno un bel dire che il momento presente è l’unico che vale la pena vivere, perché non ha senso angustiarsi per un domani per il quale non possiamo fare assolutamente nulla, finché non diventerà anch’esso presente…

Un libro di Marta Trombetta

Per i pessimisti come me è praticamente impossibile vivere con tranquillità aspettando l’esito di un esame importante, o il giudizio su un lavoro svolto, o un appuntamento con una persona con la quale non abbiamo un rapporto sereno: l’esame andrà male, il lavoro sarà criticato duramente e l’appuntamento si risolverà in un vero disastro!

E se non ci sono preoccupazioni in agguato? I pessimisti, come me, allora se le inventano di sana pianta, immaginando catastrofi al limite della fantascienza tanto che fra aspettare una bella vacanza e prepararsi ad un ricovero in ospedale non c’è praticamente la minima differenza!

Sto scoprendo però che vivere ogni momento al massimo può davvero essere una soluzione: fare bene quello che si sta facendo, con impegno e cura, è il vero antidoto al pessimismo perché impedisce alla mente, attenta e concentrata, di allontanarsi dalla realtà fantasticando di cataclismi e tragedie.

Non solo: l’esame andrà certo male se continuo a pensarci invece che studiare, e il lavoro fatto con attenzione sarà certo migliore di quello eseguito distrattamente, per la continua preoccupazione del giudizio che mi aspetta…

I pessimisti come me, sono spesso paralizzati dalla paura che supera tutte le altre paure, che cioè il domani nemmeno ci sarà: e senza correre troppo con la fantasia, la realtà ci mostra molte volte che può davvero così.

Mai come in questo periodo ci è stata sbattuta in faccia questa dura verità: che tutto può finire da un momento all’altro, non per un cataclisma o una tragedia fantascientifica, ma per un virus microscopico in grado di distruggere vite sane e giovani, e non solo esistenze già minate dalla malattia.

Ma se il domani davvero potrebbe anche non arrivare mai, di cosa avere paura? o perché perdersi qualcosa, troppo concentrati ad aspettare qualcos’altro?

Contro questo domani che ci fa paura, che ci inganna facendoci credere di essere migliore dell’oggi, che magari nemmeno si farà vedere, è il presente la nostra unica e potente forza.

“Cogli l’attimo” non è solo uno slogan che ci invita a godere della vita in maniera sfrenata, dimenticandoci dei nostri doveri e delle conseguenze delle nostre azioni; è la chiave per aprire un tesoro… momenti irripetibili che come diamanti fanno brillare la nostra vita. Irripetibili perché non torneranno più, qualsiasi cosa succeda. L’istante in cui ho scritto la riga precedente è scomparso, cancellato per sempre: perché allora non viverlo fino in fondo, senza sprecarlo, grati di un presente che nelle nostre mani può diventare meraviglioso?

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MONDO [1]

Fare bene il nostro dovere, essere attenti a chi è con noi, prestare ascolto a chi ci sta parlando, cucinare con cura, guidare con prudenza… ogni istante vissuto al meglio diventerà luminoso, un attimo che ormai non c’è più ma che non è passato invano, e quando il domani arriverà sarà solo un altro presente da vivere fino in fondo, senza ansia e senza paura, con la gratitudine di un altro giorno irripetibile che ci viene donato per farlo brillare.

 

 

Autrice

Marta Trombetta

Marta Trombetta è nata ad Angera, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, nel 1968, e ora vive a Taino con la sua famiglia.
Diplomatasi come Perito Aziendale Corrispondente in Lingue Estere, ha lavorato come impiegata commerciale, per poi aprire una sua attività.
Il sogno di scrivere racconti per ragazzi l'ha accompagnata per molto tempo. Le idee sono state sempre molte ma poiché ha dedicato competenza, studio e attenzione non solo nel suo lavoro ma anche nella crescita di suo figlio, ha sempre rimandato.
Ma ora l'uscita del primo libro "Un Tello per amico" inaugura l'inizio di un percorso che verrà arricchito dagli altri racconti che usciranno nei prossimi mesi.
Intanto altri progetti rimasti a lungo in stand by iniziano a prendere sempre più forma.

 

 

 

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