ETICA [1]

01 Gennaio 2022 Etica e tecnologia
Etica e tecnologia
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Etica (dal greco antico εθος (o ήθος)[1], èthos, "carattere", "comportamento", "costume", "consuetudine") è quella branca della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontico ovvero distinguerli in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati.

[è·ti·ca]

L'etica è un sistema di valori condivisi tipico di una società. Non è una legge di natura, neppure umana, è un fatto culturale che, come tale, si forma (afferma) poso a poco nel tempo fino a consolidarsi in comportamenti e abitudini. Mai però slidificati ma mutanti e cangianti nel tempo.

L'etica è un regolatore, di natura adattativa, sempre in mutamento che può anche essere vissuta come condizionante e penalizzante delle libertà dell'individuo, obbligando a rinunce e autocontrollo.

Ciò è tanto più percepito in un'epoca come la nostra, caratterizzata dall'eccesso di individualismo e narcisismo, da comportamenti dettati da elevato consumismo, sistemi premianti e ricerca di gratificazioni continue, anche online (non a caso le piattaforme tecnologiche le hanno implementate in algoritmi).

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In una realtà politica sempre più instabile e corrotta, in una società venata da crescente razzismo e comportamenti omofobi, da femminicidi continui e violenza del linguaggio, a prevalere sull'etica è il cinismo dilagante e il nichilismo, valori congeniali nella fase attuale di sviluppo del capitalismo globalizzato del terzo millennio che ha precarizzato il lavoro, fatto aumentare disuguaglianza e povertà e riportato in auge forme di schiavitù d'altri tempi.

Oggi prevale un'etica pragmatica, senza valori, legata alla produttività, al profitto e al successo a cui si è disposti a sacrificare tutto senza guardare in faccia nessuno.

Inutile ogni sforzo di introdurre norme morali capaci di definire un contesto etico per le attività affaristiche, commerciali e aziendali, così come per realtà sociali come la famiglia o la politica, 

In assenza di norme etiche condivise, con il prevalere di una morale senza valori non c'è da meravigliarsi se comportamenti etici quali la solidarietà, la generosità, la gentilezza, la condivisione, siano sempre più negati da comportamenti egoistici, tutti centrati sulla sopravvivenza del proprio sè e la sua prevaricazione/prevalenza su quello degli altri. Così come non c'è da meravigliarsi che l'unica condivisione percepita come reale sia ormai solo quella delle piattaforme tecnologiche e/o mediata tecnologicamente.

Nulla è perduto, l'etica è una cassetta degli attrezzi di cui c'è sempre bisogno. Non è un caso che a cercarla e a farsene promotori sono oggi molti ragazzi e adolescenti delle nuove generazioni che cercano di articolare una loro visione etica del mondo fatta di solidarietà, ambientalismo, sostenibilità, conoscenza, dimensione pubblica e diritti da salvaguardare. Sono comportamenti questi che le generazioni più anziane dovrebbero oggi sostenere e facilitare, dimenticandosi per un attimo la loro rassegnazione e stanchezza per coltivare nei più giovani la speranza che un futuro migliore è ancora possibile. La speranza e la solidarietà servono a battere fallimenti e precarietà, a superare ingiustizie subite e sogni infranti, a provare a riparare un mondo che, così come è stato fin qui congegnato, non funziona più.

 

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