Silenzio e lentezza sono stati la reazione, più o meno forzata, al collasso che era in arrivo ben prima del contagio e prima che il coronavirus riprogrammasse il cervello di (quasi) tutti.
Il silenzio è stato espressione di paura e rassegnazione ma come negare che molti lo abbiano riscoperto e apprezzato? Ci è servito a capire che nulla sarà più come prima e a prepararci alle tendenze emergenti in formazione.
La lentezza, pur praticata sempre connessi e in modo forzato, ci ha permesso di capire che non è necessario andare di corsa, neppure di accelerare, che è tempo al contrario di decelerare e frenare.
CRESCE IL BISOGNO DI SILENZIO…MEDIALE! 🍒🍒
Il contagio non ha terminato la sua corsa, anzi lui sì continua la sua accelerazione. A noi non resta che interrogarsi su cosa accadrà domani e quando l’epidemia avrà forse trovato la sua fine.
Una prima risposta ce ‘abbiamo già ed è tutta nelle immagini di questi giorni, con vie dello shopping, bar e parchi pieni di gente.
E’ una risposta che ci dice che non abbiamo capito niente.
E allora torniamo pure a correre e a far rumore!