Per acquisire la tonicità che serve bisognerebbe sdraiarsi e distendere i muscoli del collo, portare la testa in alto e poi di nuovo verso il petto con la bocca completamente aperta, fino a toccarlo con il mento, farlo ripetutamente e soprattutto ogni giorno. Tutti esercizi impossibili se nel frattempo si vuole cinguettare, navigare o rispondere a una miriade di messaggi WhatsApp. Questi esercizi non servono per dotare di un collo da cigno chi non potrà mai averlo ma per garantire l'assenza di ciò che potrebbe togliere grazia e leggiadria, eleganza e armonia al collo, alla sua sensualità e capacità seduttiva. Un collo da venere, a rischio per colpa di Personal Computer ma in particolare di smartphone e tablet, dispositivi che obbligano chi li usa a tenere il capo reclinato per ore producendo, lo dicono i dermatologi, un invecchiamento accelerato della pelle sottile del collo, anche in persone giovani, a causa di assenza dell'opportuna ossigenazione che favorisca il rinnovamento cellulare.
CRESCE IL BISOGNO DI SILENZIO…MEDIALE! 🍒🍒
Il problema è noto, considerato serio, descritto come tech-neck. Una postura innaturale a cui viene obbligato il collo in grado di provocare una tensione continua dei muscoli a livello cervicale e la formazione di rughe nell'area tra mento, collo e clavicole. Molti dermatologi suggeriscono il ricorso a creme anti-age, l'uso di sieri rassodanti, la costante idratazione e altri accorgimenti che non comportano quasi mai l'abbandono del dispositivo.
E se la soluzione consistesse semplicemente nell'esercitarsi in uno sguardo prolungato verso il cielo e diretto al mondo reale fuori dallo schermo? Lo sguardo verso il cielo può rassodare la muscolatura facciale e far risparmiare in cure estetiche ma soprattutto elevare (educare) ad esperienze diverse da quelle virtuali di cieli senza stelle dentro un display. Guardare in alto potrebbe aiutare a tenere la testa alta e in assetto con la colonna vertebrale ma soprattutto a far capire cosa si sta perdendo nel non farlo.