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𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐥’𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐩𝐨𝐢 𝐥𝐚 𝐟𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚𝐭𝐚 🍒 🍒

𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐥’𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐩𝐨𝐢 𝐥𝐚 𝐟𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚𝐭𝐚 🍒 🍒

01 Dicembre 2021 Redazione SoloTablet
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Fuor di metafora la frittata l’abbiamo già fatta!

I fisici raccontano che il tempo ha una sua direzione, il passato è diverso dal futuro. Non si può trasformare una frittata in un uovo, le persone nascono e invecchiano, il vaccino viene dopo l’apparizione di un virus, l’ambiente è precedente alla sua crisi climatica, ecc.
 
Oggi molti cominciano a capire che la crisi attuale è diversa da altre, determina la fine di un’epoca, l’inizio di una nuova fase, già cominciata, della quale sappiamo solo che genera qualche paura. E se l’inverno dovesse ancora arrivare? E se la crisi sanitaria fosse solo un’avanguardia di altre crisi in formazione? E se l’entropia in aumento continuasse ad aumentare?
 
In natura, dicono i fisici, un certo tipo di evento succede sempre prima di un altro. Quindi dopo la crisi c’è sempre la rinascita? E se le cose fossero cambiate? E se la crisi fosse diventata duratura, la nuova realtà con cui convivere a lungo?

Tanti se ai quali ognuno può dare risposte personali. Ognuna di esse dovrebbe tenere conto della necessità di usare cornici, lenti, modi di guardare diversi dal passato. A partire dal fatto che la crisi dentro la quale ci troviamo è sistemica e globale, ambientale, migratoria, economica, demografica, democratica e politica.
 
Confinati dentro paraocchi mentali fatichiamo a comprendere i mutamenti in atto. Dare retta alle emozioni aiuterebbe a capire quanto siano reali: siamo sempre più sorpresi, irritati, rabbiosi, violenti, impauriti, preoccupati, dubbiosi e incerti, malinconici, ansiosi e forse anche depressi. Sempre meno gioiosi, empatici e felici!
 
Se l’entropia ha la tendenza a aumentare sempre o a rimanere costante nel tempo, secondo il secondo principio della termodinamica, c'è poco da fare. Ci si può però preparare, adattare. Un primo passo da compiere è verso la consapevolezza e la responsabilità. Passo necessario per comprendere cosa sta succedendo, per attivare quanto serve per adattarvisi.
 
Un secondo passo è provare a riflettere, OLTREPASSARE, la parola tempo. Cosa sappiamo dei suoi significati? Sappiamo che: 1] il tempo contrassegna ogni istante; 2] il tempo misura la durata che intercorre tra due eventi; 3] il tempo è un mezzo attraverso cui ci muoviamo, come tale è agente del cambiamento.
 
Potendo mettersi fuori del tempo potremmo osservarlo nel suo essere passato, presente e futuro, sfogliarlo come un libro. Ciò non si può fare, non siamo mai fuori dal tempo. Adottare la prospettiva del fuori tempo può però essere utile, permetterebbe di vedere le sequenze degli eventi e le loro correlazioni che ci permettono di dare senso alle cose e al tempo stesso. Si potrebbe comprendere meglio che il tempo presente non è il solo tempo reale e che ci converrebbe forse guardare al futuro come qualcosa che arriva alle spalle mentre il passato si allontana davanti a noi (lo diceva Pirsig rifacendosi ai greci della classicità).

Abbiamo ancora tempo?

 

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