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𝐓𝐄𝐂𝐍𝐎𝐋𝐎𝐆𝐈𝐀:𝐔𝐍𝐀 𝐑𝐈𝐅𝐋𝐄𝐒𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐄𝐒𝐓𝐈𝐕𝐀

𝐓𝐄𝐂𝐍𝐎𝐋𝐎𝐆𝐈𝐀:𝐔𝐍𝐀 𝐑𝐈𝐅𝐋𝐄𝐒𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐄𝐒𝐓𝐈𝐕𝐀

26 Agosto 2021 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
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L’accelerazione tecnologica sta creando hype mediali ed estasi di massa che spingono l’umanità verso destinazioni ignote. Il tutto in contesti caratterizzati dall’emergenza di crisi profonde, mai sperimentate prima nella storia recente dell’Antropocene.

Da dieci anni propongo, con il mio portale SOLOTABLET - Una riflessione critica sulla tecnologia è necessaria e altre iniziative come OLTREPASSARE, una riflessione critica sulla tecnologia. Lo faccio perché sono convinto che viviamo un’era di incoscienza tecnologica, caratterizzata dal pensare che l’essenza della tecnologia stia principalmente nella sua offerta tecnologica (strumenti, piattaforme, funzionalità, servizi).

Un errore sostanziale e di prospettiva perché ciò che caratterizza la tecnologia è la trasformazione della relazione tra l’uomo e la ‘macchina’. Una relazione nella quale l’uomo sta finendo sullo sfondo diventando una entità semplicemente misurabile, calcolabile, utilizzabile, sfruttabile. Una relazione che suggerisce di pensare/riflettere sulla tecnologia non come fatto tecnico in sé ma contestualizzandola nella #cultura dalla quale è emersa.

Nell’ottica utilitaristica delle nostre relazioni con la #tecnologia, ciò potrebbe non suscitare alcun bisogno di maggiore #consapevolezza (https://lnkd.in/d-3h_Wk), eppure la necessità di una riflessione critica è dettata dal fatto che le relazioni tra gli umani e gli ambienti da essi abitati non sono mai statiche, anzi sono spesso molto dinamiche, portatrici di cambiamenti profondi, a volte accelerati e/o improvvisi. Cambiamenti che oggi potrebbero vedere come protagonisti artefatti tecnologici come le intelligenze artificiali. E se così fosse bisognerebbe anche interrogarsi eticamente!

L’accelerazione tecnologica sta creando hype mediali ed estasi di massa che spingono l’umanità verso destinazioni ignote. Il tutto in contesti caratterizzati dall’emergenza di crisi profonde, mai sperimentate prima nella storia recente dell’Antropocene. Crisi di sistema, economiche (crisi 2008 mai finita), sociali (#disuguaglianza crescente, precarizzazione del lavoro, sparizione dei diritti, ecc.), ambientali, sanitarie (Covid e coronavirus vari in gestazione), ecc. Queste crisi suggeriscono a tutti una riflessione ampia sul futuro che si sta preparando. Tra questi futuri c’è anche quello tecnologico.

L’assenza di una riflessione è realtà. Tuttavia da tempo sembra emergere un disincanto crescente, capace di cambiare il modo con cui guardiamo alla nostra relazione con la tecnologia. Anche in Italia aumentano i libri che propongono una visione critica di alcune derive o evoluzioni tecnologiche (l’ultima il robot di Elon Musk), cresce il dibattito filosofico e politico (interessante ciò che sta avvenendo in Cina sulla protezione della privacy) sulla tecnologia e soprattutto mutano i comportamenti delle persone, in particolare di quelle più giovani.

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