Per Douglas Adams “la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto” è 42, in realtà la risposta non esiste, per ognuno è diversa.
In assenza di senso, la vita è una prigione, una tortura, un’attraversata nel deserto, forse lo è in ogni caso. Il dolore fa sentire vivi, è il vero significato della realtà, da alcuni affrontato con il sorriso sulla faccia, da altri con rabbia o rassegnazione.
La vita è una spirale, un solenoide direbbe Mircea Cartarescu, una bobina formata di spire circolari magnetizzate, capaci di dare forma a sogni e desideri, di facilitare la fuga quando la vita appare come una gabbia, un inferno, un fallimento o senza amore. La spirale per rimanere attiva ha bisogno di essere alimentata.
Non bisogna cercare vie di fuga o abbandonarla trasferendosi nei profili digitali delle piattaforme tecnologiche, ma superare la rassegnazione, opporsi, prendere posizione, protestare e combattere, oggi anche contro la pazzia, il nichilismo e la tristezza dilaganti, scegliere la solidarietà, la compassione, l’umanità, la gentilezza e la conoscenza.