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IL VALORE DELLA CONOSCENZA

IL VALORE DELLA CONOSCENZA

14 Dicembre 2022 SIMONE MAGLI
SIMONE MAGLI
SIMONE MAGLI
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Avete fiducia nel futuro? Allora seguite la mia voce in questo podcast interattivo di lettura partecipativa. Prendete appunti se volete, ma nessuno vi interrogherà, cercheremo di farlo assieme, conversando in questo blog, gustandoci un caffè, una pausa, una sosta, una nuvola.

Oggi, data alla mano, tredici dicembre duemilaventidue, molti (non noi) hanno paura di conoscere gli altri, perché pochi (questi invece siamo noi ed è bene prenderne atto con orgoglio) hanno il coraggio di conoscere se stessi. Quei pochi (sempre noi) cercano perlomeno di riflettere e farsi domande, attraverso un’analisi e un pensiero critico. Serve allenamento, che prende tempo ed energia, ma è necessario per nutrire e mantenere queste abitudini responsabili. 

Possiamo ipotizzare che questo esercizio di consapevolezza (e confermarlo se decidiamo di unirci) sia indispensabile per salvarci, per quanto possiamo e potremo, con lo scopo di aiutare anche gli altri (cerchiamoli, scoviamoli) a riconnettersi al loro spazio di vita offline, per vivere tutti meglio anche online. Obiettivo da perseguire con pazienza e tenacia costanti, senza perdere la fiducia nell’amore per le parole, per i luoghi, per la vita, quella vera, autentica, alla quale stiamo facendo spazio, proprio in questo momento, mentre parliamo e meditiamo, scrivendo e leggendo insieme. 

Perché ci sono persone che non hanno più voglia o interesse d'impegnarsi con gli altri, con noi? Ragionandoci su un po’ da me e un po’ adesso con voi, mi verrebbe da dire che possa dipendere da una mancanza di coraggio, o comunque una resistenza nel contattare quella parte, che magari questo coraggio vorrebbe anche trovarlo. 

Se vi sentite in qualche modo in linea con questo mio pensiero, potremo provare a chiederci qualcosa in merito. Perché se altri (ma non altri da noi) alimentano l’indifferenza o comunque si allontano dalla sfera emotiva, le conseguenze rischiano di gravare su tutti (compresi loro stessi). 

Qual è la ragione per la quale noi cerchiamo con tutte le forza di non darla vinta alle paure, generate dall’invadenza degli algoritmi mediatici e socio-digitali? Cos’è che ci motiva in questa resilienza? 

Cosa richiede di speciale il coraggio? Siamo forse noi speciali? 

Secondo me non dovrebbe essere questo. Mi viene da pensare che anche tramite l’aiuto di queste tecno-riflessioni, stiamo cercando di conoscere insieme i vantaggi e gli svantaggi della rete. Perché magari teniamo alla vita e probabilmente la conoscenza potrebbe aprire dei sentieri anche per chi (almeno per ora) ci crede un po’ meno.

 

 

 

 

 

 

 

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