Dopo 12 anni di onorato servizio Windows XP si prepara a uscire di scena, a non essere più supportato da Microsoft dal prossimo 8 aprile. Un evento importante per coloro che utilizzano questo sistema operativo, un largo strato dei consumatori individuali e soprattutto di Pmi. Secondo una indagine di Idc il 24% delle Pmi lavora con XP per oltre l’80% del parco Pc aziendali mentre tra i singoli utenti privati la parte interessata è il 16%. Per Microsoft, che propone Windows 8 come sistema sostitutivo, si tratta di un evento importante, tanto da avere organizzato una conferenza stampa con la presenza del suo numero uno in Italia, l’AD Carlo Purassanta, e gli analisti di Idc per una migliore messa a fuoco del problema, soprattutto lato security, o meglio insicurezza dei computer che continuano a usare il sistema operativo in fase di rottamazione tecnica.
Per Microsoft, risulta banale dirlo, è non solo auspicabile ma urgente e vantaggiosa la migrazione. Ma sono interessanti le ragioni di questa successione.
L’amministratore delegato di Microsoft Italia non ha peli sulla lingua: “Pochi giorni di lavoro possono cambiare profondamente il paradigma tecnologico nelle Pmi e proiettarle in una dimensione molto sinergica con quella che gli analisti disegnano a partire dal 2015 quando il 95% delle attività lavorative avrà a che fare con le tecnologie digitali. Dunque con sistemi che siano stati sviluppati per sostenerle”. XP non lo è più, Windows 8 lo è pienamente, è la conclusione estraibile. “C’è un bisogno di modernizzazione, aggiunge ancora Purassanta, che va colta in tutta la sua portata per poter lavorare in modo moderno e quindi a vantaggio della produttività dell’azienda e anche della soddisfazione dei dipendenti grazie alla maggiore semplicità e alla maggiore efficacia delle piattaforme di ultima generazione. Quella che noi sollecitiamo o proponiamo è quindi una valida opportunità per ripensare i processi organizzativi, avere collaboratori federati e in grado di generare produttività lavorando anche in mobilità”.
Lo stesso Purassanta ha invitato i clienti a non commettere quello che lui considera un errore mentre è un atteggiamento tipico e per certi versi anche comprensibile tra gli acquirenti: l’atteggiamento ad andare sulla versione precedente all’ultima, ritenendola più stabile e sicura. Microsoft - che ha già formato 400 partner (su 27mila) per la gestione della migrazione, attivato una speciale linea telefonica per mettere in contatto aziende e partner (039.8947133) e creato sul proprio sito un punto unico di informazione sulla problematica (microsoft.it /windowsxp) - giura che Windows 8 è sicuro e stabile oltre che moderno. Sui tempi della migrazione, come detto, sono state rilasciate alcune informazioni che testimoniano la brevità del processo (anche poche settimane in una Pmi). Sui costi non è stato detto nulla di ufficiale, né sono state avanzate iniziative di incentivazione alla migrazione, lasciate evidentemente ai partner e al governo (decreto sulla modernizzazione). Purassanta ha invece sfoderato, come seconda motivazione al passaggio a un sistema operativo evoluto, il rischio della sicurezza, insito nella scarsa consapevolezza delle minacce nella vulnerabilità del software permeante tuttora l’ambiente delle Pmi, soprattutto le più piccole ma strutturali del sistema produttivo nazionale.
Uno dei motivi principali per cui hanno chiamato gli esperti di Idc per documentare i pericoli insiti nella sicurezza e cercare con white paper (richiedibile a Microsoft) di fare un po’ cultura presso uno strato di utenti generalmente privi delle risorse e dell’expertise necessario per avviare una riflessione strutturata su questo tema. Anche perché la maggior parte delle Pmi sono prive di un referente per la sicurezza.
Un esempio dei vantaggi della migrazione è stato illustrato durante la conferenza da Dario Padrone,, Cio e Direttore Sistemi Informativi e Ingegneria Clinica dell’IECC Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino di Genova.
“Grazie alla migrazione a un sistema operativo moderno come Windows 7 Enterprise (la scelta risale al 2010, ndr), ha detto,abbiamo ottenuto significati vantaggi in termini di efficienza, continuità e qualità del servizio reso ai nostri utenti e cittadini. Pur avendo aumentato il numero di macchine installate in rete ed il livello di qualità e sicurezza del servizio, abbiamo stimato una contrazione delle spese IT annuali nell’ordine di circa 100.000 euro all’anno per la gestione del parco hardware e calcolato una riduzione del 90% dei guasti hardware e degli interventi per la manutenzione dei sistemi.
La danza estatica
Ancor più importante, è migliorata la qualità e la continuità del servizio a beneficio sia dei nostri dipendenti, sia dei nostri pazienti, un aspetto particolarmente delicato per un’azienda ospedaliera, soprattutto se si pensa ad aree quali i servizi diagnostici, quali laboratori e radiologie, o il Pronto Soccorso. Con lo stesso progetto è naturalmente stata ottimizzata anche la sicurezza, superando i vincoli derivanti dalle applicazioni, anch'esse in molti casi obsolete, e anche in questo caso si tratta di un’area critica per chi è ogni giorno a stretto contatto con i dati sensibili di milioni di pazienti”.