La piattaforma dovrebbe essere presentata alla Fiera tecnologica di San Francisco a inizio giugno, e con questo passo, afferma il quotidiano finanziario, Apple vuole mettersi in una posizione di vantaggio rispetto a rivali come Google e Samsung sul promettente comparto della domotica.
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La Mela accelera dunque sui settori a più alto valore. E tra questi spicca la musica. Nei giorni scorsi, sempre il FT, riportava di un interesse di Cupertino per Beats Music. Secondo l’indiscrezione – poi confermata da New York Times, Reuters, Cnbc – Apple sarebbe pronta a mettere a segno l’acquisizione più importante della sua storia per una cifra intorno ai 3,2 miliardi di dollari per agguantare le cuffie innovative ma soprattutto il servizio streaming collegato.
Nata nel 2008 dalla mente del produttore Jimmy Iovine, fra le altre cose cofondatore della Interscope, e dal rapper Dr. Dre, il marchio Beats si è imposto rapidamente nei gusti dei più giovani. Difficile non scovare in giro qualche ragazzo, sull’onda di vip e calciatori, con le immancabili cuffie al collo. Quando un accessorio diventa di moda, il valore s’impenna e va ben oltre le effettive caratteristiche pure di ottimo livello.
Perché tanto interesse di Apple verso i prodotti per comandi a distanza? Una prima risposta sta nei dati di questo studio.
I sistemi di gestione domestica su piattaforma cloud, che consentono di controllare a distanza la casa, dall'illuminazione al riscaldamento, saranno protagonisti di una rapida crescita negli anni a venire secondo la società di ricerche Ihs, aumentando di otto volte la base installata dal 2013 al 2018. Si parla di 44,6 milioni di case che utilizzeranno queste soluzioni fra quattro anni dai 5,6 milioni dell'anno scorso e i 9,1 milioni di quest'anno.
«Si immagini di usare il proprio smartphone o tablet per individuare un intruso nella propria abitazione o per aggiustare la temperatura in soggiorno, non importa dove si è», ha spiegato Lisa Arrowsmith di Ihs, «la gestione via cloud della casa rende possibile tutto ciò e molto più, con un largo ventaglio di aziende che sta offrendo queste soluzioni e un business che si espanderà molto negli anni a venire». Non solo Apple e probabilmente Google hanno interesse a entrare in questo mercato. Grande interesse esiste anche da parte delle utilities, già presenti nelle case dei consumatori e spesso già in possesso di propri sistemi di controllo remoto. Occorre ora collegare i diversi tasselli che compongono l'automazione domestica, e questo probabilmente sarà un business che cercheranno di accaparrarsi i produttori di dispositivi.