La gestione della cartella clinica è resa possibile durante le visite domiciliari, offrendo la possibilità di consultare da remoto tutte le informazioni cliniche utili e di aggiornarle ovunque e in qualsiasi momento attraverso tablet e smartphone. La sanità come strumento di miglioramento della produttività grazie un uso intelligente delle tecnologie Ict.
Microsoft ne è convinta: la digitalizzazione può dare un contributo significativo al miglioramento del sistema sanitario nazionale, come abilitatore di una serie di servizi semplici da usare e efficienti. L’informatica non è la panacea di tutte le disfunzioni che caratterizzano la sanità di casa nostra ma se i quattro pillar su cui essa si basa (mobilità innanzitutto ma anche cloud, social e big data) venissero declinati in modo intelligente, i benefici sarebbero tanti. “Abbiamo calcolato, osserva Rita Tenan, Direttore della Divisione Pubblica Amministrazione di Microsoft Italia, che sfruttando bene le tecnologie digitali sarebbe possibile risparmiare da 5 a 7 miliardi di euro l’anno, su una spesa complessiva del sistema sanitario di circa 111 miliardi di euro. Un saving che reinvestito sempre nel sistema porterebbe a dei vantaggi anche in termini di produttività, perché le persone potrebbero lavorare di più e meglio. E lo spazio per questa operazione esiste se si pensa che oggi l’Italia spende in It per la sanità appena, 1,13 miliardi di euro, l’1,01% della spesa sanitaria, mediamente la metà degli altri paesi”. In altri termini oggi la sanità si mangia il 7% del Pil (il 9% circa considerando anche la componente privata), incidenza destinata a salire oltre il 10% nel 2050, nonostante la spending review.
Per le società che padroneggiano le tecnologie digitali è un boccone appetitoso. Per di più per una società come Microsoft che dispone di una gamma estesa di risorse, non da ultimo i tablet, oggi sempre più usati dai medici. L’Ocse dà man forte, sancendo che l’Italia è in quindicesima posizione nel listing mondiale per i servizi sanitari: ovvero i servizi ci sono anche ma nel loro uso si è molto indietro perché non concepiti per i cittadini. E’ dunque qui che occorre intervenire e Millelight, ormai sul mercato da circa un anno, va in questa direzione, fungendo da battistrada e da punto di riferimento per il percorso da seguire. Nel corso della presentazione alla stampa della visione di Microsoft le persone che lavorano con la Tenan hanno snocciolato una serie di numeri e considerazioni tra cui uno su cui vale sicuramente la pena riflettere, soprattutto a livello politico: un euro investito nell’Ict genera (nel settore sanitario) in un arco temporale massimo di 24 mesi risparmi per 4-5 euro.
Le app migliori del 2023 tra riconferme e novità
Ma veniamo alla applicazione presentata oggi. Millelight intende semplificare la gestione a domicilio del paziente e grazie al Cloud Computing permette di allineare automaticamente i dati raccolti in mobilità al patrimonio informativo disponibile in ambulatorio. L’app offre vantaggi su due fronti, sia dal punto di vista clinico, sia dal punto di vista amministrativo: attraverso un’interfaccia estremamente intuitiva i medici possono inserire nuove diagnosi, prescrivere terapie e accertamenti e gestire informazioni essenziali quali peso e pressione, ma anche introdurre prestazioni, gestire certificati di malattia e verificare esenzioni. L’app già disponibile su Windows Store si aggiunge alle oltre 2.000 app sviluppate da Microsoft e dai suoi Partner per il mondo della sanità e rappresenta un ulteriore esempio dell’impegno dell’azienda a collaborare con il proprio network di operatori IT radicati sul territorio per promuovere progetti di innovazione in Sanità. In Italia sono una decina i partner di Microsoft impegnati nello sviluppo di app sanitarie.
“Sviluppando Millelight, aggiunge Adriano Bossini, Direttore Generale di Millennium di Firenze abbiamo voluto offrire un ulteriore supporto ai circa 18.000 medici di famiglia che raggiungiamo con le nostre soluzioni per la sanità e che rappresentano oltre il 40% dei medici italiani. In questo modo intendiamo contribuire all’innovazione del servizio sanitario nazionale offrendo la possibilità di accedere in modo più semplice alla cartella clinica dei pazienti anche in mobilità e migliorando il servizio erogato durante le visite a domicilio. Le prime esperienze di utilizzo dell’app confermano l’importanza di continuare a investire in innovazione per semplificare il rapporto medico-paziente e migliorare l’efficienza e l’efficacia del servizio”.
L’azienda toscana (appartenente al gruppo Dedalus, un fatturato 2013 di oltre 70 milioni di euro, di cui oltre 11 all’estero, 650 persone in Italia e 250 all’estero) dispone di un proprio data center tramite il quale supporta in modalità cloud quasi 6000 dei suoi 18mila medici clienti. Il costo della app: appena dieci euro il mese, puntualizza Bossini.
G. Lanzetti