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Un’immagine vale davvero più di 1000 parole?

Un’immagine vale davvero più di 1000 parole?

08 Ottobre 2016 Gian Carlo Lanzetti
Gian Carlo Lanzetti
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Riportiamo una analisi di Jason Miller, chief strategist of commerce di Akamai sul ruolo delle immagini nell’attuale contesto economico, in particolare nelle società che fanno commercio elettronico. Motivo che ha spinto questa società a lanciare in questi giorni una soluzione, Image Manager, che rielabora le immagini sui siti web dei clienti prima di immetterle nella rete.

A giudicare dalla crescita esplosiva del numero di immagini su Internet, un’immagine dovrebbe valere molto di più di 1000 parole. Consideriamo ad esempio Facebook, che nei suoi server conserva oltre 250 miliardi di immagini caricate dagli utenti, o il fatto che oggi una pagina web contiene in media 60 immagini. Una delle ragioni della diffusione delle immagini sul web è che gli utenti amano le immagini; pensiamo al successo di Instagram, nel quale sono condivise 40 miliardi di fotografie.

Per i retailer le immagini sono la chiave per catturare l’attenzione del cliente, creando la prima impressione del brand e dei prodotti. Potere offrire ai clienti immagini interessanti e in alta qualità dei prodotti - con diversi punti di vista e la possibilità di zoomare - è uno dei fattori che incrementano le conversioni. Questo valore è stato confermato da molti studi, tra i quali questo test A/B svolto da VWO che dimostra come la presenza di immagini più grandi possa aumentare le conversioni del 9%.

Tutti questi fattori hanno contribuito alla crescita delle dimensioni delle immagini sul web, passate da 0,47 MB nel 2011 a 1,53 nel 2016 (misurati come numero di byte medio per pagina per tipo di contenuto come descritto nel diagramma qui sotto), con un incremento di 3,25 volte. Ciò ha però causato vari tipi di problemi per i retailer, mettendo a dura prova le loro soluzioni per la gestione degli asset digitali. E non abbiamo ancora preso in considerazione i dispositivi mobili e i siti web responsive!

Il traffico mobile rappresenta ora oltre il 38% di tutto il traffico che passa sulla piattaforma Akamai e secondo una ricerca di Google i dispositivi mobili sono oramai i preferiti dai consumatori per cercare prodotti e servizi. Un sito web responsive è un elemento chiave per offrire agli utenti un’esperienza omogenea su tutti i dispositivi usati. Tuttavia una struttura responsive determina un download esagerato sui dispositivi mobili, specialmente per quanto riguarda le immagini, con un conseguente aumento dei tempi di caricamento della pagina e dell’insoddisfazione del cliente.

Esaminiamo come questo può complicare la gestione delle immagini rispetto a ciò che molti retailer hanno fatto in passato con una implementazione destinata solo ai desktop. Un retailer, ad esempio, potrebbe avere necessità di ridimensionare una singola immagine di prodotto all’interno di una vista e una miniatura potrebbe avere tre diverse varianti. Per ottimizzare le immagini per i dispositivi mobili e i tablet è necessario creare immagini delle dimensioni opportune per ogni dispositivo, in modo che l’utente di uno smartphone non sia costretto a scaricare l’immagine a dimensione piena per visualizzarla alle dimensioni di un francobollo. I nuovi browser permettono di gestire formati di immagine più efficienti, come ad esempio WebP per Chrome e JPEG 2000 per Safari. Creare e archiviare tutte le possibili varianti e dimensioni risulta alla fine oneroso in termini sia di gestione sia di archiviazione, poiché è facile arrivare ad avere 108 varianti di immagini per un unico prodotto.

Un rimedio può venire dalle soluzioni per la gestione delle immagini in ambiente cloud che permettono ai retailer di migliorare la customer experience con download più rapidi e allo stesso tempo ridurre le necessità di storage. Una soluzione cloud permette anche di ottimizzare l’elemento umano nella creazione e gestione delle immagini. Nel flusso di lavoro tradizionale le immagini vengono caricate su un sito FTP, i creativi applicano i loro interventi e i watermark e a loro volte le caricano sul CMS dove un altro team crea le varie versioni dell’immagine e probabilmente un ulteriore team lavora sulle immagini prima di archiviarle nel CMS.

Con una soluzione cloud tutte le funzionalità di gestione delle immagini possono essere integrate direttamente nel workflow di gestione degli asset digitali. Tramite adeguate policy di configurazione è possibile caricare l’immagine originale nel cloud e creare automaticamente tutte le varianti necessarie per i diversi dispositivi. Ad esempio, creando una immagine per i dispositivi Retina delle stesse dimensioni ma con risoluzione superiore di quella destinata ai più vecchi dispositivi Android. Ciò permette di sfruttare i nuovi e performanti formati di immagine senza dovere creare e archiviare tutte le possibili varianti e servire automaticamente immagini WebP all’utente di un browser Chrome o JPEG 2000 a quello con Safari senza alcuna modifica sul lato server. Il sito praticamente richiama un unico URL dell’immagine, visualizzando automaticamente l’immagine migliore, alla qualità migliore percepibile dall’occhio umano e adattata alle dimensioni del dispositivo.

Per concludere, ecco alcuni consigli e alcune funzioni che i retailer dovrebbero tenere in considerazione nella ricerca di una soluzione per la gestione delle immagini:

  • Optare per una soluzione cloud che permette di ridurre l’infrastruttura necessaria ad archiviare tutte le varianti delle immagini, limitare il carico operativo e i tempi di backup e ripristino;
  • Le performance sono un elemento chiave per cui occorre accertarsi che la soluzione possa distribuire le immagini più vicino possibile ai clienti, riducendo i tempi di download e la latenza;
  • Preferire una soluzione automatizzata in grado di regolare la qualità percepibile dell’immagine e ottimizzarne le dimensioni mediante la compressione in un modo impercettibile all’occhio umano ma capace di risparmiare una quantità considerevole di byte;
  • Pensare al futuro e ricordare presto arriveranno nuovi formati di immagine e nuovi dispositivi e quindi è essenziale che la soluzione possa aggiungere nuovi formati e tipi di immagine semplicemente aggiornando una policy.

Dal punto di vista dei retailer, le immagini sono vitali. Lo sono non solo per competere con gli altri retailer online ma anche per superare lo svantaggio dovuto al fatto che il cliente non può fisicamente toccare la merce come farebbe in negozio. Per fortuna, una soluzione avanzata per la gestione delle immagini in ambiente cloud - come abbiamo visto – fornisce un modo per per superare questo limite e fornire ai consumatori immagini di qualità senza compromettere l’esperienza d’acquisto.

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