
JekoLab indirizza e supporta i genitori verso un uso corretto ed educativo delle nuove tecnologie. Le risposte sono fornite dagli esperti della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino
Torino, 1 marzo 2011 - JekoLab, specializzata nella realizzazione di applicazioni educative rivolte all’infanzia, in collaborazione con la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino, ha creato una nuova sezione del proprio sito destinata a supportare i genitori nell’uso corretto ed educativo delle nuove tecnologie da parte dei più piccoli.
Collegandosi a jekolab.com/question-room/ , mamme e papà potranno consultare le risposte fornite da esperti della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino alle domande di altri genitori relative all’uso di tablet e computer e inviare direttamente il proprio quesito a domande@jekolab.com. Sempre in questa sezione, verranno pubblicati approfondimenti specifici sugli stessi temi preparati ad hoc dall’Università.
Grazie a questa iniziativa, le mamme e i papà, ma anche gli educatori dell’infanzia, potranno sciogliere i propri dubbi sull’impiego delle nuove tecnologie, sulle modalità più adatte e idonee all’interazione con i dispositivi digitali di ultima generazione e sulle potenzialità didattiche di questi strumenti.
L’iniziativa, a supporto di un uso consapevole delle nuove tecnologie, segna un’ulteriore tappa nella collaborazione tra JekoLab e Università di Torino, avviata con il lancio - a ottobre 2011 - delle prime favole e attività sotto forma di apps per tablet e smartphone della giovane start-up torinese. Intendendo rispondere a esigenze ludico-didattiche, le applicazioni di JekoLab sono disponibili in diverse lingue: italiano, inglese, francese e spagnolo. Già in età prescolare, i bimbi si trovano infatti a interagire in contesti culturali e linguistici molto ricchi. Grazie alle diverse opzioni di lingua delle apps, si favorisce così la costruzione di competenze linguistiche, comunicative, relazionali e cognitive.
La Facoltà di Scienze della Formazione ha scelto di condividere con JekoLab un vero e proprio progetto culturale volto alla diffusione non solo di strumenti correttamente progettati, ma anche di una educazione ai media e di una cultura tecnologica orientata al benessere psico-fisico dei bambini e degli adulti, nonché a una maggiore qualità dei consumi tecnologici.
«L’obiettivo di JekoLab - spiega Silvia Carbotti, responsabile creativa JekoLab - è di sfruttare le nuove opportunità che i tablet offrono anche ai più piccoli, fondendo la dimensione dell’intrattenimento con quella dell’apprendimento, prestando la massima attenzione a creare applicazioni sia attraenti per i piccoli sia intelligenti e utili per il loro sviluppo cognitivo e che presuppongono un uso in compagnia dei genitori. Il nostro intento è perciò di progettare apps che non siano semplici trasposizioni di libri stampati ma apps che esaltino le potenzialità educative dei nuovi dispositivi digitali, anziché trasformarli in comodi surrogati dei genitori”.
Informazioni su JekoLab
Fondata a Torino nel 2011, JekoLab (www.jekolab.com ) è specializzata nella realizzazione, produzione e commercializzazione di applicazioni educative rivolte al’infanzia e suddivise per fasce d’età comprese tra i 3 e i 12 anni. Le apps di JekoLab sono progettate per essere utilizzate sui principali tablet e dispositivi portatili. Nato dalla collaborazione tra FARGO FILM e APPYMOB , che da anni operano nel settore della produzione video e della comunicazione multimediale, JekoLab è un laboratorio creativo che sviluppa applicazioni per l’infanzia completamente Made in Italy. Con un team multidisciplinare composto da esperti in tecnologie per la didattica, illustratori, grafici, informatici, molti dei quali sono anche mamme e papà, JekoLab realizza applicazioni che coniugano il modello interattivo tipico dei tablet e dei dispositivi portatili con i codici comunicativi adatti al pubblico dei più piccoli. Attraverso questo iter dà vita ad ambienti in linea con le loro capacità cognitive, i loro bisogni educativi e i nuovi stili di apprendimento.