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01 Ottobre 2017 Redazione SoloTablet
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Il libro di Carlo Mazzucchelli 100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone) è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital

Molti ricercatori, tecnologi, psicologi e studiosi sottolineano quanto sia cambiata la vita affettiva delle persone nell'era digitale. Il cambiamento rilevato è quello di un crescente decremento di empatia tra le persone, in particolare tra i nativi digitali, cresciuti e formatisi con Internet e Facebook, sempre connessi ma anche sempre più disconnessi emotivamente dalla realtà.  A questi giovani la tecnologia offre risposte premasticate e con soluzioni già pronte, in forma di nuove funzionalità e modalità di vita sociale online, grazie a strumenti o applicazioni pensate appositamente per facilitare empatia, calore umano, ascolto, compassione e relazione e di riempire i loro vuoti emotivi. Ma la tecnologia non può essere la soluzione.

Nessuna nuova applicazione di social networking potrà mai sostituire una conversazione umana fatta di sguardi e linguaggi del corpo, di emozioni dettate dai desideri, dalle sue colorature semantiche e punteggiature, dai toni e dai suoi  obiettivi pragmatici. Per colmare vuoti emotivi, assenza di conversazione e di scambio è necessario recuperare un rapporto umano diverso da quello virtuale della Rete. Un primo passo per farlo è staccare la spina, anche solo periodicamente o per un tempo limitato. 

Disconnessi dal fastidioso rumore di fondo (click, like, cinguettii, ecc.) della Rete e da quello assordante dei suoi spazi sociali, pullulanti di presenze ed eruttanti attività, si potrà così recuperare una sana capacità di introspezione, contemplazione, meditazione e riflessione su sé stessi. Una capacità utile per conoscersi e riconoscersi, per dedicare maggiore attenzione e sviluppare maggiore rispetto verso sé stessi e  verso gli altri.

Alla fine di questo percorso si potrà riattaccare la spina scoprendo che si può vivere la tecnologia in modo diverso, critico e consapevole delle nostre vulnerabilità verso di essa e dei suoi effetti sulla nostra vita quotidiana, individuale e sociale, personale e lavorativa, emotiva e psicologica.

 

 

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