Il libro di Carlo Mazzucchlli 80 PROFILI DIGITALI - Identità, personalità e stili di vita determinati tecnologicamente, è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital
Tecnonerd/tecnogeek
Nerd e geek fanno riferimento a tipologie di persone diverse. Qui accomuniamo i due termini per la loro comune tecnofilia che si manifesta in modi diversi, in base al loro ruolo nel mercato della tecnologia. I geek solitamente aspirano a diventare Nerd ma spesso manca loro l'intelligenza per riuscirci (ma questo lo dicono i Nerd). Da qui la loro valutazione in negativo del Nerd, troppo innamorato di sè per rendersi conto che oggi Nerd lo sono diventati un po' tutti. Tecnonerd e tecnogeek convivono oggi, tutti insieme, in una nebulosa nella quale pochi sanno distinguere gli uni dagli altri. Tutti siamo diventati geek come Steve Jobs e tutti abbiamo o vorremmo avere un iPod, un iPhone o un iPad. Finiti i tempi della controcultura Geek e/o Nerd caratterizzati dall'affermarsi di prodotti, film, musica e giochi di cui andare fieri, oggi viviamo tutti immersi in una cultura pop caratterizzata dalla velocità, dal consumo, dalla convergenza e dalla confusa percezione, anche cognitiva di chi siamo.
80 Identikit digitali
I termini tecnogeek e tecnonerd hanno seguito nei significati a essi attribuiti l'evoluzione della cultura tecnologica. Usati inizialmente con un'accezione negativa e dispregiativa (il nerd era inizialmente una persona intelligente, amante dei libri e 'secchiona' ma incapace di socializzare e il geek era un 'frikkettone', anche lui intelligente e asociale), sono diventati termini comuni (geek is chic) per descrivere una realtà sempre più informatizzata e tecnologica popolata da esperti e amanti dei computer, riconosciuti come nerd e geek. La loro cultura si è sviluppata e diffusa grazie alle numerose convention e eventi (Pax Prime, Nerd HQ, Nerd Nite,Go Play, Gen Con, IndieCade, Emerald City Comicon, Sakura-con, DragonCon, ecc.) che li hanno visti radunarsi insieme e soprattutto per una elevata attività pubblicistica che ha permesso di comunicare e publicizzare la loro cultura e visione del mondo. L'immagine che si è venuta costruendo negli anni ha trasformato tecnonerd e tecnogeek in personalità 'diverse', geniali, pop, chic, ironiche e divertenti.
Oggi esistono tante definizioni di tecnonerd e tecnogeek quanti sono i nerd e i geek esistenti. Se un nerd ama la fantascienza (Guerre stellari, Blade runner, Star Trek, ecc.) e Stephen King, i fumetti (Alan Moore, Grant Morrison, Jack Kirby, Will Eisner, Mike Mignola, Frank Miller, Fiona Staples, Neil Gaiman), i film d'animazione, i videogiochi e i Dungeon & Dragons, il geek preferisce il fantasy (le saghe di Tolkien), se il primo ama la matematica e le scienze, il secondo preferisce le materie umanistiche, se il geek è più portato a scegliere Apple, il nerd preferisce un PC, e così via.
I tecnogeek sono persone con skill 'esagerati' nell'uso di un computer, di un dispositivo mobile o altro terminale elettronico. Ci possono spaventare per la loro abilità che va oltre ogni utilizzo normale e per la conoscenza che dimostrano di avere sul prodotto e sulle tecnologie che lo hanno reso possibile. Sono percepiti e raccontati attraverso stereotipi diffusi, non sempre generosi nei loro confronti, ma sempre molto aderenti alla loro realtà di persone troppo immerse nella vita tecnologica degli oggetti che amano.
Il tecnonerd, frequentemente considerato socialmente inadeguato perchè fissato con la tecnologia e finanziariamente super ricco, trova piacere nella raccolta di grandi quantità di conoscenze su argomenti e temi solitamente troppo dettagliati o complicati per la maggior parte delle persone. I tecnonerd, quasi tutti diplomati in scuole scientifiche o ingegneri, sono appassionati e maniaci di computer e attività di gioco spesso associate a bambini che non vogliono crescere come il videogioco, la fumettistica e i giochi di ruolo, sono pignoli e perfezionisti e desiderosi di mostrare la loro conoscenza, amano i film tecnologici che guradano più volte e di cui sanno praticamente tutto. La loro conoscenza e la consapevolezza di averla, non li trasforma in esseri sociali. In società tendono anzi a essere goffi e soli, ad avere pochi amici e difficoltà di relazione.
In una recente indagine, condotta dallo scienziato Burr Settles, attraverso l'analisi di milioni di cinguettii, con l'intento di indagare quali fossero le parole usate per descrivere i temini nerd e geek, sono emerse utili informazioni per comprendere quanto sia rimasto della loro cultura originario e quanto ci sia di nuovo. I tecnogeek appaiono oggi come degli entusiati di un particolare ambito tecnologico o campo di conoscenza, amano raccogliere dati, fatti e riflessioni sul tema da cui sono ossessionati e sono sempre attirati dagli elementi più innovativi emergenti. I Nerd sono più intellettuali ma condividono con i geek la passione per ambiti tematici e specifici, sono più orientati ai risultati e focalizzati nell'acquisire nuova conoscenza per trasformarla operativamente. Entrambi sono spesso persi nella loro ossessione e socialmente asociali, con l'unica differenza che i nerd sono più pragmatici e impegnati a tradurre idee in azioni. Distinguere tecnonerd e tecnogeek tra loro è sempre una missione impossibile.
Entrambe le descrizioni tecnogeek e tecnonerd sono inadeguate a raccontare una storia tecnologica iniziata negli anni 80, e sono diventate utili stereotipi per definire, in modo conveniente, mondi tra loro diversi e difficilmente omologabili e classificabili. Da stereotipi e icone i termini Nerd e Geek sono finiti sulle magliette che migliaia di consumatori indossano per partecipare ad una cultura, nerd o geek, di cui hanno perso ogni nozione e storia. Con grande arrabbiatura di coloro, pochi nell'era predigitale degli anni 80', che questa cultura hanno prodotto e continuano ad alimentare. La cultura tecnogeek e tecnonerd si è nel frattempo trasformata in religione, laica, pagana e un po' new age, ma soprattutto ancorata a profeti e sacerdoti come Malcom Gladwell (The tipping point), Chris Anderson (La coda lunga), Steven Levitt (Freakanomics). Partecipano alla nuova pratica religiosa giovani startupper entusiasti, tecnici a partita IVA dotati di grandi conoscenze e competenze, portatori di nuove capacità imprenditoriali ma anche di grande creatività e capacità innovativa ma soprattutto animati, come lo erano i nerd e i geek degli albori, dalla grande ambizione di visibilità, di guadagno e di successo.
La loro pratica non è più elitaria, non avviene nei garage di Steve Jobs o Bill Gates ma nel mare magnum (nostrum) digitale nel quale si muovono e abbeverano culturalmente, partecipando a social network e comunità digitali aperte e democratiche. Dai film di fantascienza e fantasy tanto amati, che sono serviti da ambiti di elaborazione mentale e filosofica della cultura nerd e geek, oggi i novelli tecnonerd/tecnogeek si sono immersi nella realtà tecnologica, diventata essa stessa un unico film fantascientifico, presentato attraverso una pluralità di mezzi e capace di coinvolgere milioni di persone. In questa nuova realtà, reale e virtuale al tempo stesso, i tecnonerd e tecngeek contribuiscono con le loro idee, la loro creatività e le loro specifiche competence a liberare nuove energie nel campo scientifico e tecnologico e a fare forma a nuove idee fislosofiche e politiche utili a plasmare i nuovi mondi emergenti e che verranno.