Il libro di Carlo Mazzucchelli La civiltà del vento al tempo del coronavirus è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.
Internet è stata addomesticata
C’era una volta una Internet selvaggia, libera e libertaria, abitata da hacker, cyberutopisti, anarchici e cyberpunk, zona di frontiera per neuromanti impegnati nel tracciare visioni per futuri migliori, cyberhippy occupati a diffondere la cybercultura, le sue realtà alternative, antagoniste, ribelli, libere e virtuali.
1984 e il panottico della trasparenza
La Internet attuale è abitata da miliardi di persone ma non è più né libera né democratica. Non fa più sognare.
È stata addomesticata dall’economia, dalla retorica partecipazionista e dalle burocrazie marketing di poche realtà aziendali. È stata ridotta a Google, Facebook e Amazon, a semplici piattaforme voraci e livellatrici, trasformata in strumento di profilazione, data-mining, consumismo, consumerizzazione e hacking della memoria.
Internet non è solo Web, neppure solo Google o Amazon. Non è solo spettacolarizzazione e visibilità, consumismo e ideologia delle merci, SEO o SEM, storytelling e social media marketing. È anche luogo di immaginazione, creatività e sperimentazione.
A patto che ci si trasformi in cyberguerrieri non conformistici e ribelli, capaci di atti devianti, di stupire, di pensare in modo autonomo, di provare interesse, sentimenti e emozioni, di smantellare le scenografie digitali e mediali e ricomporre la frammentazione della coscienza prodotta dalla tecnologia e dal surplus informativo.