Il libro di Carlo Mazzucchelli La civiltà del vento al tempo del coronavirus è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.
Tempo digitale e poesia del tempo
Ogni giorno gli italiani in media consumano sei ore del loro tempo connessi a Internet (due sui social), tre davanti a display televisivi. Bene, ne restano pur sempre altre quindici! Cresce l'uso di assistenti personali (Alexa, Siri, ecc.), oggetti intelligenti (in rete tra loro e interconnessi) e indossabili (Apple Watch, Fitbit, ecc.).
Strumenti di realtà
Le motivazioni vanno individuate nella ricerca di svago e intrattenimento, nel bisogno di mantenere vivi i collegamenti con amici, Marche e loro Marchi, reti di contatti personali e professionali, insomma nel cercare di sentirsi vivi. Non è un caso che cinque APP su dieci siano di tipo sociale, per la messaggistica, l’intrattenimento e il divertimento.
La maggior parte delle attività si traduce in veloci MiPiace, commenti brevi e rapide condivisioni, nella speranza che i feedback ricevuti permettano di sopravvivere. Come se la lotta per la vita, quella vera e reale, non fosse più esigente e ricca di senso.
Online tutti scrivono molto, anche versi, ma pochi sono poeti, meno ancora sembrano comprendere la poesia del tempo e della sua relatività.
Il tempo digitale dei social è veloce, lineare e circolare insieme. Il tempo reale è impreciso, diverso per ognuno, è musicale, pensieroso, cantautorale, filosofico, lento. Capace di generare poesia con la forza del silenzio, della meraviglia, dell’incompiuto, del non detto, dell’amore, della passione e del dolore.