
Travolta dai debiti e sorpassata dai concorrenti digitali Toys "R" Us sembra avere gettato la spugna ed essere pronta alla resa. Un passo che porterà alla riorganizzazione e ristrutturazione di molti punti vendita, probabilmente mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.
I primi a essere colpiti dalla ristrutturazione che verrà saranno bambini e adulti abituati da anni a frequentare i punti vendita del principale distributore e produttore di giocattoli al mondo. Ma probbailmente le vittime di questa rivoluzione sono anche complici di quanto sta succedendo, essendo protagonisti di un cambio di comportamenti he sta interessando un numero crescente di consumatori, per ora soprattutto americani, che si stanno orientando verso una tipologia di acquisto di tipo elettronico e digitale. E' un cambiamento epocale, dettato dalla evoluzione delle nuove tecnologie ma anche dalle piattaforme di realtà come Amazon sempre più affamate e bulimiche nel volere conquistare e dominare il mercato. E' una rivoluzione indotta dalla tecnologia e dai suoi principali attori ma perseguita anche dai consumatori con i loro stili di vita, comportamenti di acquisto e abitudini. Una di queste abitudini è sicuramente la preferenza accordata al megastore di Amazon per l'acquisto non solo di libri ed e-book ma anche di giocattoli e banane.
Le nuove abitudini e sclete del consumatore hanno portato un'azienda con 1600 punti vendita e 64000 dipendenti nel mondo alla bancarotta obbligandola a chiedere il concordato fallimentare e ad impostare un programma di ristrutturazione. La decisione non ha effetti solo sui dipendenti e il futuro della società ma ha prodotto ripercussioni anche sulle aziende produttrici di giocattoli come Mattel e Lego, anch'esse impegnate ad affrontare una crisi determinata non solo da società come Amazon ma anche dalla rivoluzione tecnologica in atto che cambia gusti, scelte e comportamenti dei consumatori.
Per aluni quello che sta succedendo è la vendetta del contrappasso. Così come Toys "R" Us ha cancellato dalle strade dello shopping i piccoli negozi di giocattoli, oggi anhc'essa viene portata vicina alla chiusura da una realtà pià grande e con modelli di business diversi e vincenti.
Se la situazione riguardasse solo Toys "R" Us si potrebbe forse osservare la cosa con superficialità. Il fatto però che a rischio sparizione siano molte altre realtà e che tutte sembrino indirizzate a lsciare spazio a realtà gigenti come Wallmart e/o Amazon dovrebbe suggerire riflessioni approfondite. Riflessioni rese necessarie non soltanto dall'affermarsi di poche realtà monopolistiche che si stanno mangiando il mondo (non solo Amazon ma anche Apple, Google, facebook e Microsoft) ma anche dal diffondersi di un conformismo nelle scelte e nei comportamenti del consumatore, dettato da utilitarismo e comodità, che evidenzia una complicità e una responsabilità del consumatore nei cambiamenti in atto.