
Si parla spesso dei fiovani come nativi digitali che non si pongono neppure il problema di essere connessi e online. Si parla meno dei cosiddetti immigrati digitali, adulti che hanno dovuto adattarsi alle nuove tecnologie e acquisire conoscenze e informazioni per stare online. Tra gli adulti, merita attenzione il fatto che ad essere online sono sempre più spesso gli anziani, persone che hanno superato i 65 anni e che hanno scoperto benefici e vantaggi di una vita parallela tra i social networker più abili e giovani di loro.
Il fenomeno è ancora minoritario perchè stare online non è economico, anzi può essere molto costoso per un pubblico che nella stragrande maggioranza è dotato di un reddito pensionistico basso se non insufficiente.
Generalmente gli anziani scelgono, come strumento di relax e passatempo, la televisione e scartano il personal computer ma l'arrivo del tablet ha cambiato le abitudini e introdotto nuove opportunità. Il successo del tablet tra le persone anziane è stato rilvato da numerose indagini e ricerche ed è spesso collegato alla interfaccia tattile del dispositivo che facilita l'interazione in persone con capacità visuali e cognitive declianti a causa dell'età. L'interfaccia tattile del tablet favorisce e semplifica la coordinazione visiva e non richiede grandi sforzi muscolari. Inoltre il tablet può essere usato in qualsiasi ambiente della casa e con posture diverse derivate dall'essere comodamente sdraiati a letto, seduti su una poltrona o un divano.
Secondo alcune indagini il tablet con le sue numerose applicazioni di edutainment e intrattenimento e la possibilità di essere sempre connessi sta agendo da anti-depressivo e strumento per combattere la solitudine e l'isolamento.
Da immigrati digitali quali sono molti anziani hanno bisogno di essere aiutati e sostenuti nei loro sfprzi finalizzati ad usare le nuove tecnologie per riempire le proprie giornate scrivendo (blog), giocando, interagendo socialmente o navigando. Un aiuto concreto può venire loro nascondendo la complessità tecnologica dei nuovi dispositivi e sottolineando al contrario il ruolo e le funzionalità delle applicazioni come risorse capaci di offrire nuove esperienze utente gratificanti e divertenti, oltre che interattive.
Smartworking: produttività ed efficacia ma non solo
In assenza di programmi statali e pubblici finalizzati ad offrire agli anziani gli strumenti e le risorse per sperimentare le nuove opportunità tecnologiche, il tablet potrebbe diventare un oggetto di regalo frequente, anche al di fuori delle festività canoniche. Il tablet da regalare non deve essere quello più costoso. Ciò che interessa non è la qualità delle prestazione o del design ma l'ecosistema applicativo nel quale il tablet è inserito e la qualità della interfaccia tattile.
Benchè sia in aumento il numero dei tecnofobi e di coloro che suggeriscono di stare attenti alla proliferazione della tecnologia e alla sua capacità di provocare demenza digitale, le nuove tecnologie possono essere una nuva opportunità di apprendimento, gioco, socialità, scambio e molto altro.
Soprattutto il tablet con le sue applicazioni può servire in alcune/molte situazioni ad affrontare con stato d'animo positivo il problema della solitudine di cui soffre una percentuale elevata di persone anziane.