
Il boom da coronavirus ha interessato tutti i protagonisti del commercio elettronico internazionale e nazionale ma anche operatori (ad es. Maxilia) attivi nel mercato dei gadget pubblicitari, promozionali e aziendali, dei regali aziendali e del materiale pubblicitario per eventi, programmi marketing e fiere. Un mercato che ha sempre privilegiato la velocità, l’assistenza al cliente e l’approvvigionamento garantito della merce. Tre caratteristiche che, quando praticate al tempo del Coronavirus, hanno contribuito a garantire la soddisfazione dei clienti e la qualità della loro esperienza di acquisto. Dall’ordinativo online, alla consegna e all’assistenza clienti, 24 ore su 24.
La pandemia che ha fermato il mondo ha visto aumentare esponenzialmente la vita online delle persone, nella loro veste di lavoratori (smartwoking, educazione a distanza e telelavoro), di cittadini e di consumatori (dalla vendita al dettaglio nei negozi ai canali di commercio elettronico). Sul lato dell’offerta le aziende hanno dovuto far fronte al confinamento in casa di milioni di persone, al calo degli ordinativi, delle vendite e delle opportunità.
Nel mercato del gadget promozionale il confinamento ha significato la cancellazione di molti ordinativi, di eventi e di fiere, obbligando le aziende a ripensare le loro strategie di marketing, pubblicitarie e di comunicazione.
In questo ripensamento i gadget promozionali hanno ritrovato uno spazio nuovo come strumenti marketing per promuovere prodotti e servizi. Uno spazio ritrovato grazie al loro costo limitato rispetto ad altre forme di promozioni pubblicitarie e di marketing, per la loro capacità di trasformare il (potenziale) cliente in ambasciatore e testimonial di una marca o di un marchio, per il loro contributo in termini di visibilità di un marchio o prodotto.
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La distribuzione di gadget promozionali durante la pandemia da Covid-19 per molte aziende è stato un modo di mantenersi in contatto con i loro clienti, per farli sentire considerati in tempi di ansietà e di incertezza, per interagire e comunicare con loro, in attesa di tempi migliori e della fine del confinamento.
Il gadget aziendale non deve per forza essere quello tradizionale (T-shirt, cappellino, mug, ecc.) ma adattato ai tempi del coronavirus. Un’azienda come Maxilia ad esempio ha inserito nella sua proposizione un nuovo prodotto denominato Flipper. Una maniglia per porte a misura di (corona)virus. Un prodotto che aiuta a aprire una porta senza toccarne la maniglia. Un prodotto ideato per risolvere bisogni reali ma anche per testimoniare la cura e l’attenzione dedicata al cliente alle prese con le paure e le paranoie da coronavirus.
Per colpa della pandemia da coronavirus, nel 2020, il mercato dei gadget aziendali e promozionali è dato in calo di circa il 14%. Un calo dagli impatti drammatici, in particolare se associati all’incertezza economica che sta cambiando i comportamenti di acquisto dei consumatori e dei clienti. Il declino interessa sia mercati importanti come quello dei dispositivi tecnologici, smartphone in primis, sia quello dei gadget promozionali, usati dalle aziende per le loro campagne, i programmi e le iniziative marketing.
Se e quando la pandemia verrà archiviata come un brutto sogno, le aziende che si troveranno nella migliore posizione per una ripartenza veloce saranno quelle che hanno saputo soddisfare i nuovi bisogni di acquisto emergenti della loro clientela ma anche fornire ai propri clienti risposte concrete a bisogni più impellenti e prioritari perché legati al benessere e alla salute personali.