
Gli studiosi e i sociologi hanno coniato mille formule diverse per descrivere una società caratterizzata sempre più dal ruolo che la tecnologia gioca nell’economia, nel commercio e nella vita dei consumatori. L’economia è sempre più on-demand e guidata dalla ricerca di gratificazioni immediate e istantanee. I processi di acquisto sono sempre più condizionati da dispositivi tecnologici e da applicazioni che facilitano l’accesso alle informazioni, la loro condivisione, il passaparola e gli acquisti.
L’era digitale e tecnologica sta riscrivendo il DNA dello shopping e dei processi di acquisto ridefinendo regole, comportamenti, mode e modi di pensare dei consumatori. Il cambiamento è guidato dalla facilità e rapidità con cui è possibile soddisfare un bisogno attraverso l’adesione ad una moda, l’adozione di nuovi stili di vita, l’innamoramento per una Marca o per nuovi marchi.
I comportamenti mutati dei consumatori obbligano le aziende e i Brand ad adeguarsi investendo in tecnologie che permettano loro di percepire per tempo le nuove tendenze emergenti, ascoltare e comprendere i bisogni emergenti per capire cosa vogliano i consumatori e quali siano le loro motivazioni reali all’acquisto, predisporre spazi di incontro e ecosistemi socializzanti e comunitari nei quali operare azioni che mirano alla relazione e allo scambio.
Niente sarà più come prima: la quarta dimensione (virtuale) è realtà!
Nell’economia tecnologica e digitale attuale tutto sembra essere diventato più semplice e veloce ma la realtà è diventata più complessa a causa della globalizzazione, dell’elevata concorrenza e del ruolo che la tecnologia sta giocando. Fare degli sbagli di impostazione, approccio o strategici significa perdere rapidamente il contatto con potenziali clienti e segmenti di mercato importanti ma soprattutto non trarre vantaggio dalle numerose opportunità che il mercato tecnologizzato di oggi regala.
Per evitare gli errori è necessario comprendere e studiare i nuovi fenomeni emergenti che evidenziano nuovi comportamenti e stili di vita. Tra questi, la ricerca di una gratificazione in tempo reale o nel tempo presente. I consumatori sono alla costante ricerca di nuovi prodotti e quando li hanno individuati, li cogliono subito. Ne deriva la necessità e l’opportunità di usare la tecnologia per far conoscere i prodotti, per facilitarne la conoscenza e per procedere rapidamente al loro acquisto. Attività che si traducono nella necessità di predisporre nuove tipologie di applicazioni, utilizzabili e adattate al dispositivo più usato, lo smartphone, in modo da facilitare e accelerare i processi decisionali di acquisto. Provate a pensare di poter ordinare la colazione al bar sotto casa dall’ascensore preso al mattino per andare al lavoro o di poter richiedere capi di vestiario diversi da provare direttamente dal camerino di un centro commerciale dopo avere selezionato i prodotti da cataloghi digitali disponibili via smartphone o direttamente su display attaccati alle pareti del camerino stesso.
Grazie alla potenza e pervasività della tecnologia l’economia è sempre più on-demand e guidata da abbonamenti e sottoscrizioni. Anni fa ci si abbonava al giornale per trovarlo sullo zerbino di casa alle 7 del mattino. Oggi si paga un abbonamento giornaliero per avere accesso alle notizie del Corriere della Sera per ascoltare musica con Spotify o per vedere un film in streaming attraverso Netflix. Chi propone queste forme di economia on-demand sono aziende che puntano sulla pigrizia del consumatore nel disdire un abbonamento o nelle opportunità derivanti dalla costante aggiunta di nuovi servizi, sempre a pagamento e on-demand. Negli Stati Uniti, tramite Amazon, è possibile anche sottoscrivere l’abbonamento a servizi che prevedono la consegna casalinga periodica di prodotti di consumo selezionati in base alle preferenze del consumatore.
Un altro fenomeno emergente che caratterizzerà lo shopping e le esperienze di acquisto dei consumatori sarà la personalizzazione dell’offerta resa possibile dai Big Data e dalla ricchezza di informazioni personali e localizzate di cui possono disporre le Marche, i centri commerciali e i normali negozianti. Dotati di opportune tecnologie, soluzioni e applicazioni chi vende può raggiungere il proprio mercato target con proposte vincenti perché personalizzate, legate a bisogni insorgenti e urgenti immediati, collegate al contesto o all’ambiente in cui si trova il consumatore e capaci di coinvolgere anche le persone ad esso collegate. Ne deriva la possibilità di saldi continui, di offerte e promozioni mirate, di informare meglio e in modo continuativo, di costruire nel tempo immagine e reputazione di una Marca e la relazione con il potenziale cliente.
Tra le numerose previsioni sulle tecnologie che caratterizzeranno il 2016 ci sono la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata. Quest’ultima troverà ambiti di applicazione soprattutto grazie all’uso che ne verrà fatto da parte del marketing e della comunicazione aziendale e commerciale. Gli anni precedenti sono serviti alle sperimentazioni e alla maggiore conoscenza da parte del largo pubblico. Nel 2016 la Realtà Aumentata sarà ampiamente impiegata nell’offerta di soluzioni per il tempo libero e il divertimento, per il turismo e i viaggi e per lo shopping. Grazie ad appositi dispositivi o all’integrazione di strumenti semplici e poco costosi come il Cardboard (24 dollari) di Google con lo smartphone, sarà possibile permettere al consumatore esperienze di acquisto innovative e ricche sia all’interno del punto vendita sia da casa o prima di iniziare una attività mirata allo shopping.
In sintesi il 2016 per lo shopping si presenta come un anno ricco di novità e opportunità, tutte segnate dalla tecnologia. I risultati non sono garantiti ma se l’economia mondiale superasse le crisi continue da cui è assillata lo saranno.