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Da giornalisti alla Ballarò a giornalisti Robot

Da giornalisti alla Ballarò a giornalisti Robot

06 Luglio 2016 Redazione SoloTablet
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Oggetto dell’articolo è la sperimentazione di tecnologie robotizzate in grado di coprire giornalisticamente un evento. Difficile non fare un riferimento alla trasmissione di Ballarò, alla sua chiusura e al probabile allontanamento dalla RAI di Massim Giannini “rottamato per essere stato dalla parte del pubblico” e per non essersi comportato da robot, programmato e programmabile come molti altri giornalisti italiani mostrano di essere.

I numerosi giornalisti italiani che sono saliti acriticamente sul carro del potente di turno alimentando la sua narrazione del mondo e della realtà dovrebbero prestare attenzione a una notizia che racconta di attività giornalistiche automatizzabili grazie all’impiego di tecnologie intelligenti e macchine robot. Giornalisti come Giannini non hanno probabilmente nulla da temere da marchingegni tecnologici di questo tipo, almeno nel breve periodo. Tutti gli altri, quelli che si limitano a ripetere le stesse cose in modo quasi automatizzato perché programmati a farlo, rischiano al contrario di trovarsi in un prossimo futuro senza lavoro. Se obiettivo della loro attività giornalistica è la comunicazione pura e semplice di notizie premasticate, di numeri, percentuali e statistiche, il rischio di essere sostituiti da macchine esiste e si fa concreto ogni giorno che passa. Meglio puntare sulla creatività personale o sulla deontologia professionale che suggerisce l’attinenza ai fatti e la riflessione critica sulla realtà.

La sostituzione di giornalisti in carne e ossa con macchine intelligenti capaci di elaborare informazione e notizie è stata announciata recetemente dalla Associated Press (AP). Il comunicato narra dell’impiego di una piattaforma tecnologica della società Automated Insights’ Wordsmith che verrà usata per seguire e commentare le partite della lega minore di Besball americana usando i dati forniti da MLB Advanced Media (MLBAM). La stessa piattaforma di intelligenza artificiale è già stata sperimentata e usata per la comunicazione di dati e rapporti finanziari delle aziende pubbliche americane e usando dati forniti dai servizi di Big Data di Zacks Investment Research.

Per il momento la piattaforma tecnologica usata si limiterà a sfruttare i dati disponibili per fornire agli utenti dati e informazioni su eventi sportivi non presidiati e commentati da giornalisti umani e usando canali di comunicazione digitali diversi.

I servizi forniti sono asettici, asciutti, privi di ogni sottolineatura emotiva, di spirito e meccanici, come ci si può aspettare da una macchina che elabora e comunica dati con gli strumenti tecnologici di cui è dotata. Ma la piattaforma è in grado di fornire i dettagli e soddisfare molte delle curiosità degli spettatori e sportivi. Una soluzione imperfetta e immatura ma impressionante nei risultati che è già in grado di fornire oggi e nelle prospettive che apre per utilizzi futuri.

Sono proprio le evoluzioni tecnologiche e le prospettive future che devono far riflettere i giornalisti odierni e quelli che verranno. Il rilascio della nuova piattaforma è stato gestito con cura e i risultati sono stati passati al vaglio di sportivi e reporter che ne hanno valutato e misurato la qualità del prodotto finale.

Per ora il prodotto finale della machina di intelligenza artificiale è un elenco di tipo quantitativo ma un domani il report o servizio prodotto potrebbe essere di tipo qualitativo. Per non urtare la sensibilità dei giornalisti e non trovarseli contro, l’amministratore delegato di Automated Insights ha descritto la sua piattaforma tecnologica come complementare e non sostitutiva ma le sue affermazioni non possono impedire di ipotizzare quali possano essere le evoluzioni o rivoluzioni future!

Ai giornalisti privi di creatività e ligi alla ripetitività e conformità della narrazione corrente il messaggio dovrebbe arrivare chiaro e forte. Se agiranno come robot verranno sostituiti da robot reali!

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