
Il liro di Tom Chatfiel 'Come sopravvivere nell'era digitale' è uno dei molti libri che in questi ultimi anni stanno raccontando la mutazione tecnologica in atto che sta trasformando i nostri rapporti con il digitale e la nostra vita, lavorativa, privata, personale e intima.
Il cambiamento è dovuto alle nuove esperineze che le tecnologie sono in grado di offrire. Esperienze impensabili in passato ma ora possibili perchè. per la prima volta. tutte le forme di comunicazione, trasmissione di informazioni e interazione sociale possono essere gestite attraverso un unico dispositivo e in tempo reale.
Senza quasi rendercene conto passiamo la maggior parte del nostro tempo connessi e interconnessi socialmente. Per vivere in profondità le nuove vite digitali bisogna apprendere nuove pratiche e conoscere come fare ad usare le tecnologie ma anche a sopravvivere loro.
Fonte www.independent.co.uk
Il libro di Tom Chatfield propone una piccola guida su come farlo, ma anche su come "vivere in profondità" la vita nell'era digitale, senza esaltarne i vantaggi né demonizzandola a priori. Il suggerimento è di imparare a esplorarne la natura, sfruttarne appieno le potenzialità, evitando però i pericoli e gli abusi. Tempo, letture, identità, privacy, economia, pornografia, giochi, piacere: il web tocca e ripropone innumerevoli aspetti della nostra vita.
Dopo aver plasmato il mondo digitale ora il mondo digitale sta plasmando noi, la nostra vita e la nostra quotidianità.
A differenza di altri autori, citati spesso anche su SoloTablet, Tom Catfield pensa che non sia vero che Internet e Google ci rendono "stupidi", anzi ci pongono una sfida ulteriore, quella di "spingerci sempre più avanti nel domandarci che cosa ci rende unicamente umani e che cosa ci lega gli uni agli altri".
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Il libro di Chatfield è leggibile e alla portata di tutti. Si percepisce la preparazione sull’argomento dell’autore e la sua conoscenza ma il libro non è cervellotici e neppure pensato per un pubblico di intellettuali amanti della riflessione critica sulla tecnologia. L’autore parte dalla vita reale delle persone e dalle loro pratiche quotidiane, sempre più vissute in presenza e con l’aiuto di un dispositivo di personal computing più o meno mobile.
A differenza di altri autori del momento, Chatfield è un entusiasta della tecnologia e dei suoi miracoli. Non si presenta come un tecnofilo superficiale, conosce problemi e limiti della tecnologia e si cimenta nel suggerire cosa fare per affrontarli.
Secondo Chatfild ogno tanto è meglio e necessario disconnettersi, dal cellulare, dal computer, da internet, da qualsiasi cosa; bisogna impedire di cedere il controllo al proprio smartphone e/o pensare come lui lasciando che sia la sua logica a prevalere; per capire come funziona la tecnologia, se si crede di esserne capaci si possono smontare gli apparecchi per vedere come funzionano; non bisogna smettere di imparare ma è necessario impegnarsi nell’apprendimento di nuovi linguaggi; bisogna cercare di farsi ‘alienare’ dalla tecnologia, meglio il sesso reale di quello virtuale o fatto con dispositivi considerati erotici e sexy; infine si può vivere la rivoluzione tecnologica con libertà e coraggio ma meglio sempre considerare, magari leggendo il libro di Morozov, che la rete ha un suo lato oscuro….