
Benchè a tutti sembra di vivere circondati da prodotti innovativi e nuove tecnologie, sta montando nel sentimento generale una antipatia verso ciò che è tecnologico e verso la scienza. Ne deriva un calo di innovazioe e uno stallo in termini di progresso tecnologico. Ciò che oggi continuiamo a chiamare innovazione non è in realtà così innovativo come si crede.
La riflessione è stata condivisa da Thiel durante un convegno di Gartner Group, il Gartner Symposium/IT. Secondo Thiel la nostra società più che essere tecnologica e scientifica è in primo luogo capitalistica e finanziaria. Tecnologia e scienza non sono così amati come si pensa. Cultura e politica remano contro e a farlo ci si mette anche Hollywood.
Per Thiel molti film tecnologici come Terminator, Matrix, Avatr, Elysium, Gravity, ecc. sembrano essere stati creati apposta per creare ostilità nelle persone. In realtà non fa che nutrire e alimentare i numerosi pregiudizi che sussistono nei confronti della tecnologia e della scienza.
La pervasività degli oggetti tecnologici non deve ingannare. Mentre negli anni 50 la tecnologia e la scienza lavoravano su grandi progetti come i computer, i razzi e le navicelle spaziali, le città marine, gli aerei supersonici e nuove forme di energia, oggi tutto si è ridotto a tecnologia dell'informazione. Una visione limitata e incapace di portare la nostra civiltà a nuovi stadi di evoluzione.
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Le argomentazioni di Thiel possono sorpendere ma non sono isolate. Da alcuni anni numerosi studiosi stanno elaborando pensiero sul ruolo della tecnologia nella nostra era. Per l'economista Robert Gordon ad esempio la produzione tecnologica sembra essere focalizzata alla produzione di strumenti utili al divertimento e all'intrattenimento ma molto meno alla innovazione e alla realizzazione di nuovi progetti capaci di cambiare il mondo come lo hanno fatto i progetti nucleari e i viaggi nello spazio.
Punti di vista interessanti e intriganti perchè espressi in un periodo nel quale i tecnofili sembrano avere preso il sopravvento dettando il loro pensiero ecumenico, universale e unico. E' interessante il richiamo alla distinzione tra tecnologia e tecnologia dell'informazione e la sottolineatura che per far evolvere la tecnologia sono necessarie risorse, progetti, politiche, sostegno culturale e visioni di lungo termine.
Fa riflettere anche il fatto che le molte innovazioni i cui i media parlano in continuazione non siano state prese in considerazione come vera innovazione. Innovazioni come quelle degli OGM, delle energie alternative, delle macchine elettriche, delle nuove missioni nello spazio, della robotica, della medicina, ecc.
*Fonte: articolo di Computerworld