
Le visioni sul futuro delle tecnologie dell’informazione si sprecano, tanto sono diventate numerose. Rese possibili dalla stessa evoluzione tecnologica molte non superano la fase creativa e visionaria legata ad un sogno, un’idea o una intuizione. Altre non superano la prova di credibilità e fattibilità e finiscono per allungare la lista delle cose impossibili da realizzare. Alcune invece, per la loro forza visionaria e fattibilità, conquistano rapidamente l’attenzione del pubblico e diventano componenti forti di nuovi modi di pensare al futuro e di aspettative sempre più pressanti.
Una di queste visioni dalla forza evocativa perché percepita come realizzabile e fattibile è quella creata da Corning Incorporated, una società che da 160 anni produce vetro, ceramiche e prodotti ottici che hanno cambiato nel tempo la vita delle persone.
Nella sua visione Corning immagina un futuro nel quale ogni superficie di vetro o a specchio si trasforma in un display dotato di interfaccia tattile e capace di fornire a chi lo utilizza dati, informazioni, video, musica e risorse/servizi di elaborazione per navigare il web, eseguire applicazioni e frequentare i social network.
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Nella visione fin qui raccontata da Corning non viene svelato dove e in che modo le superfici di vetro trovino le capacità e le risorse di calcolo e di elaborazione o dove possano nascondere le CPU, i sensori e lo storage. Forse condizionaro da numerosi film fantascientifici come Minority Report, Matrix, ecc. chi prende visione dei video che Corning ha realizzato per condividere la sua idea può facilmente percepirne la fattibilità e pensare che presto le superfici dei nostri bagni, le ante degli armadi delle camere da letto e i tavoli da cucina si potranno trasformare in grandi ‘tablet’ dalle superfici tattili interattive come quelle i un iPad.
Versione 2011
La fattibilità percepita sta tutta nella miniaturizzazione in atto in ambito tecnologico che potrebbe permettere di integrare in nuove tipologie di vetri e specchi futuri componenti tecnologici come quelli di un computer ma anche dal ruolo che lo smartphone e molti prodotti tecnologici indossabili sono destinati a svolgere in un prossimo futuro.
Ad esempio se lo smartphone potesse collegarsi a qualsiasi tipo di display esterno, ecco che la superficie specchio non avrebbe bisogno di elettronica PC ma solo di contenere qualche forma di intelligenza utile a interagire e scambiare dati e programmi con un dispositivo esterno. Una speccie di superficie specchio dotata di sensori speciali e assimilabile ai numerosi oggetti che stanno formando le Internet degli Oggetti attuali e formeranno quelle future.
Chi volesse farsi un’idea di ciò che ci riserva il futuro immaginato da Corning può guardarsi, come hanno già fatto milioni di utenti YouTube, i video qui allegati.
Versione 2012