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Il gadget tecnologico lo voglio come dico io

Il gadget tecnologico lo voglio come dico io

18 Giugno 2014 Redazione SoloTablet
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Tutti parlano di tecnologie indossabili anche se ci vorranno alcuni anni prima che possano diventare mainstream. Tutti o quasi hanno uno smartphone, molti più di uno. Molti hanno anche un tablet. Il mercato tecnologico sembra essere destinato alla saturazione, oppure no!

Con miliardi di smartphone e telefoni cellulari in circolazione, milioni di tablet e presto milioni o miliardi di gadget tecnologici indossabili, il mercato tecnologico sembra essere indirizzato verso una saturazione e un punto di rallentamento. Un primo segnale è arrivato con il calo nella vendita di tablet. Non tutti saranno d’accordo, soprattutto coloro che conoscono molto bene le abitudini dei consumatori e la loro disponibilità e consuetudine a sostituire il loro gadget tecnologico all’uscita di ogni modello. Anche loro devono però tenere conto dei cambiamenti in atto, anche se per il momento ancora latenti e non ancora consolidati e visibili.

Uno di questi cambiamenti emergenti è la tendenza a prediligere e a scegliere prodotti sempre più coerenti con stili di vita, pratiche quotidiane, abitudini, stato sociale e comportamenti individuali. E come se i consumatori avessero introiettato l’idea di Google sulla personalizzazione e vadano alla ricerca di prodotti che sentono conerenti con il proprio profilo. Google con la personalizzazione orienta la ricerca e la visualizzazione di pubblicità e promozioni sulla base del profilo che di ogni utente si è fatto. Il consumatore scarta a priori i prodotti che non sente coerenti con la percezione del Sé e i suoi stili di vita.

 

La personalizzazione è diventato un cavallo di battaglia per Google e tutte le aziende che sostengono la nuova evoluzione del motore di ricerca più famoso al mondo, ma potrebbe diventarlo anche per i produttori di gadget tecnologici, alla ricerca di nuovi mercati e di maggiori market share.

La personalizzazione è una pratica già frequentata dai consumatori ma per il momento legata agli accessori con i quali è possibile abbellire o dare una personalità al dispositivo mobile. Cover colorate, ciondoli e bamboline, sticker e pendagli vari hanno colorato e resi trendy gli smartphone dei ragazzi nativi digitali che hanno trasformato il loro dispositivo da strumento per comunicare ad appendice ‘corporea’ e bionica del loro essere e del loro vivere sociale. I produttori hanno compreso il divertimento che si cela dietro queste abitudini così come il potenziale in termini economici e sono impegnati nella ricerca di maggiore innovazione e personalizzazione. E’ uno sforzo che per il momento si manifesta nella produzione di prodotti tra loro competitivi sul design, le caratteristiche tecniche, le poattaforme di sistema operativo, i display, le APP, gli accessori e il prezzo.

Manca per il momento qualcosa di rivoluzionario come lo era stato nel mondo dei personal computer la scelta di DELL di puntare alla personalizzazione del PC, a partire dalla catena di montaggio in modo da permette l’assemblaggio di computer personalizzati senza costi aggiuntivi. La strada da percorrere sembra però la stessa e chi riuscirà a ideare il modello di business capace di renderla percorribile potrebbe diventare il leader del mercato del futuro. Motorola (MOTO X) ci sta provando, con la produzione di dispositivi assemblabili dall’utente attraverso componenti elementari, ma non sembra essere ancora pronta per affrontare il mercato e per soddisfare i bisogni latenti dei consumatori Mobile. Tutti gli altri produttori, per quanto ci è dato conoscere, stanno puntando per il momento sull’aggiunta di nuove opzioni, più o meno sofisticate e costose e che aumentano la diversità ma senza grandi innovazioni.

 

Fonte: www.danamanciagli.com

E’ probabile che la vera rivoluzione possa avvenire solo con l’aiuto dei consumatori stessi, trasformati in CONSUMATTORI e protagonisti nella definizione di nuovi prodotti. Loro sanno cosa vogliono perché sono i testimoni di una sperimentazione continua che avviene ogni ora del giorno attraverso l’uso delle nuove tecnologie (smartphone, tablet, APP, cloud computing e Big Data) in ogni ambito di vita personale, professionale, sociale e aziendale. Questa esperienza sul campo sta trasformando il loro modo di interagire con il mondo esterno ma anche la percezione e la conoscenza che essi hanno della tecnologia. Imparano ad applicarla in nuovi ambiti,  ne apprezzano l’utilità e la duttilità, ne subiscono l’influsso a livello cognitivo, la accettano come componente essenziale delle loro vite private e intime e si fanno venire nuove idee che potrebbero dare forma a nuovi prodotti e a nuove tecnologie. Una su tutte, la tarsformazione delle attuali tecnologie portatili e mobili in tecnologie indossabili e ‘integrate’ come estensioni cyborg del proprio corpo umano.

E’ una tendenza latente, non ancora emergente a livello cosciente, ma ben presente nella testa di consumatori ormai dipendenti dalla tecnologia così come lo sono dal dormire e dal mangiare. E’ una tendenza che è coltivata da aziende illuminate e innovative come ad esempio Google che, pur non avendo ancora rilasciato ufficialmente un prodotto come i Google Glass, da due anni sta producendo informazione, conoscenza e cultura sull’argomento e sulle nuove tecnologie che sta sviluppando. E’ una tendenza che porta direttamente alla personalizzazione, cioè alla soddisfazione del desiderio di ogni consumatore di potersi dotare di prodotti tecnologici percepiti come prodotti direttamente e solo per loro.

Chi studia il mercato dei consumi conosce bene trend e tendenze che hanno caratterizzato in passato altri mercati e prodotti. Il trend che sta seguendo il prodotto tecnologico attuale non potrà essere diverso. Stiamo andando verso una trasformazione del prodotto tecnologico in normale bene di consumo. Qualcosa di assimilabile ad un vestito, borsetta o gioiello da indossare  e con cui riempiamo cassetti, armadi e portagioie. Manca ancora un pezzo di strada e devono cambiare alcuni modelli di business, ma il percorso sembra essere segnato e percorribile.

Le novità che ci sorprenderanno nel prossimo futuro verranno dalla miniaturizzazione, dalla convergenza, dalla ibridazione corpo umano e macchina, dalla ‘indossabili’, dalla sostituibilità economica, dal prezzo e da nuovi modelli di business. La trasformazione sarà guidata da una elevata personalizzazione, resa possibile dalla modularità dei componenti tecnologici, dalla loro facile integrazione, dalla capacità di comunicare tra loro e dal software sempre più standard, sia a livello di piattaforma di sistema operativo che di applicazioni.

 

Fonte: www.danamanciagli.com

I consumatori di domani viaggeranno leggeri, indosseranno tecnologie tra loro interconnesse e capaci di trasferire immagini e informazioni su schermi diversi e ovunque essi siano disponibili (ad esempio via Bluetooth o wi-fi). Saranno ancora dotati di smartphone e tablet ma questi dispositivi avranno forme e caratteristiche molto diverse. Forse dei prodotti attuali avranno mantenuto solo il  nome. Saranno comunque sempre più adattabili ai propri bisogni, con maggiori opzioni e accessori o connessioni/integrazioni esterne ma soprattutto attraverso il software e la Internet degli oggetti.

Difficile pensare oggi a prodotti tecnologici duraturi negli anni e aggiornabili con la semplice aggiunta di nuovi accessori, nuove componenti tecnologiche e nuovo software. I produttori continueranno a riproporre i loro modelli di business fino a quando la vendita dei dispositivi attuali continuerà a crescere. Al primo cenno di rallentamento reale alcuni di loro saranno pronti con nuovi modelli e nuove tipologie di prodotti e tecnologie, altri depriranno o spariranno, seguendo le orme di aziende importanti e famose come Digital, Compaq ma anche Kodak, perite per non avere compreso la trasformazione tecnologica in atto e il cambiamento nel comportamento di acquisto dei consumatori.

Chi sopravviverà e guiderà i mercati di domani saranno i produttori che meglio di altri avranno colto per tempo il bisogno di personalizzazione le tendenze latenti e emergenti che la guidano.

 

Fonte: www.apextalent.in

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