
Lo scenario futuro è abitato da robot e macchine intelligenti e il futuro è già iniziato. Gli scenari sono diversi a seconda dei mercati nazionali ma la strada sembra essere segnata. Già oggi in paesi avanzati come gli Stati Uniti, sistemi robotizzati, intelligenti e configurabili vengono usati per controllare l'accesso e la sicurezza delle case e delle camere di hotel, robot sono all'opera per la pulizia di casa, termostati e sistemi gestiscono la regolazione della temperatura di casa, apparecchiature domestiche sempre più intelligenti e interconnesse fanno scelte e prendono decisioni al posto dei padroni di casa e poi ci sono i nuovi assistenti personali come Echo che con le loro interfacce artificiali come Alexa arrivano a interagire e interloquire vocalmente per soddisfare i bisogni e le richieste dei loro interlocutori.
La specificità delle nuove macchine sta nella loro pervasività e quasi invisibilità. Sono macchine che poggiano su sensori miniaturizzati, nanotecnologie e soprattutto su oggetti software intelligenti, capaci di parlare tra di loro, di reagire al contesto, di capire ciò che serve e di fornire un supporto costante. Sono robot gentili e tranquilli, sempre all'erta e con i molteplici sensori puntati per capire come e se possono essere utili. Sono androidi già oggi capaci di prendersi in carico lavori domestici o di assistenza. Sono macchine che stanno maturando e acquisendo un numero crescente di capacità, abilità e skill che svolgono sempre meglio e con maggiore precisione e accuratezza e in alcuni caso lo fanno così bene da superare gli stessi umani. Sono androidi, cyborg, software che avranno un peso crescente nella vita di tutti i giorni e effetti le cui conseguenze percepiamo nella loro immediata utilità ma non siamo ancora in grado di valutare nella loro profondità.
La carica dei robot non è poi così strana come si possa pensare. La tecnologia non fa altro che fornire soluzioni a esigenze concrete. E' già avvenuto nel passato con lavatrici, forni intelligenti, lavapiatti, ferri da stiro, frullatori ecc. che hanno risposto a esigenze concrete e continuerà a succedere, perchè numerose sono ancora le attività che possono essere automatizzate, semplificate e soprattutto delegate.
Al momento questi robot sono ancora in numero limitato, soprattutto in paesi come l'Italia, e la loro adozione nelle case delle persone non è ancora così pervasiva come potrebbe essere. Tutti però percepiscono che è solo una questione di tempo. Poi il problema sarà cosa fare del tempo libero e cosa inventarsi per creare nuove professioni avendo abbandonate quelle precedenti a macchine capaci, e forse anche contente, di svolgerle in modo efficiente e produttivo.