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La sport del futuro sarà sempre più influenzato dalla tecnologia?

La sport del futuro sarà sempre più influenzato dalla tecnologia?

26 Gennaio 2021 Redazione SoloTablet
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Trovare il giusto equilibrio tra tecnologia e lato umano è divenuto fondamentale e gli sport a cui questa impresa è riuscita meglio sono sicuramente il tennis, il basket e la pallavolo: tutti sport in cui la tecnologia viene utilizzata con il contagocce ed esclusivamente, o quasi, per valutare fatti oggettivi che non necessitano di una interpretazione ulteriore rispetto a quella fornita dagli arbitri in campo.

Negli ultimi anni, la tecnologia è entrata prepotentemente nelle nostre vite cambiandole per sempre. Quasi tutti i fenomeni sociali hanno risentito pesantemente dell’avvento della digitalizzazione e lo sport è sicuramente uno di questi. Il calcio, il basket, il volley, la F1, il tennis e chi più ne ha più ne metta, si servono sempre più spesso della tecnologia, ma c’è il rischio concreto che alla fine perdano di valore e importanza le prestazioni individuali degli sportivi. Trovare un equilibrio tra apporto umano e apporto tecnologico è una delle sfide più importanti dello sport contemporaneo e di quello del futuro e oggi cercheremo di capire quanto la tecnologia sta cambiando lo sport così come l’abbiamo conosciuto per decenni.

Come il VAR sta cambiando il calcio

Uno degli sport che negli ultimi anni è stato rivoluzionato dalla tecnologia è stato il calcio che, seppur con colpevole ritardo rispetto agli altri movimenti, ha deciso di adottare diverse soluzione pensate per aiutare gli arbitri nella direzione dell’incontro. Dalla goal line tecnology, ovvero quel dispositivo che permette di capire con ragionevole certezza se la palla abbia superato o meno la linea di porta, al più famoso e controverso VAR, il calcio ha compiuto dei passi da gigante. Ma è soprattutto intorno al video assistant referee che restano enormi dubbi, e non tanto per l’utilità dello stesso, quanto per l’utilizzo che ne viene fatto. Sono in molti a ritenere che la “moviola” dovrebbe essere utilizzata solo per correggere degli errori grossolani dei direttori di gara o per individuare un fuorigioco, ma nelle ultime tre stagioni il VAR è stato spesso utilizzato dalla terna arbitrale e dagli assistenti deputati all’utilizzo del VAR per risolvere questioni controverse che avrebbero richiesto una valutazione discrezionale. Come sottolineato da Carlo Ancelotti, che alla guida dell'Everton è secondo le scommesse sportive una delle possibili rivelazioni per la vittoria della Premier League, alla fine ad arbitrare è l’arbitro in campo o a farlo sono quelli al VAR? Il problema non è solo lessicale, ma sostanziale, e si estende anche ad altri sport che negli ultimi tempi hanno lasciato che la tecnologia prendesse il sopravvento sull’uomo.

In F1 a vincere è l'auto o il pilota?

 

Uno degli sport in cui la ricerca tecnologica esasperata la fa da padrone è sicuramente la F1. La più importante e ricca competizione automobilistica a livello mondiale, nell’ultimo decennio ha sviluppato motori e power unit elettriche, assetti e soluzioni aerodinamiche all’avanguardia, ha sperimentato soluzioni che sono state riprese anche per la produzione di automobili comuni, ma ha inevitabilmente perso di spettacolarità. La sensazione è che a fare la differenza non sia più il pilota ma la monoposto e tale circostanza è stata anche confermata in uno degli ultimi GP stagionali andati in scena in Bahrain quando il giovane Russell, all'esordio in Mercedes, si è improvvisamente ritrovato sulla monoposto del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton e non solo non ha sfigurato, ma ha replicato e migliorato quanto di buono fatto dal campione britannico. Tutti si sono quindi posti la domanda: è la Mercedes che vince grazie ad Hamilton o è Hamilton che vince grazie alla Mercedes? La verità, come spesso accade, forse sta nel mezzo ma già il fatto che venga messa in discussione la grandezza di un sette volte campione del mondo è sintomatico del fatto che il problema c’è, esiste, ed è percepito come tale anche dai non addetti ai lavori. 

Trovare il giusto equilibrio tra tecnologia e lato umano è divenuto fondamentale e gli sport a cui questa impresa è riuscita meglio sono sicuramente il tennis, il basket e la pallavolo: tutti sport in cui la tecnologia viene utilizzata con il contagocce ed esclusivamente, o quasi, per valutare fatti oggettivi che non necessitano di una interpretazione ulteriore rispetto a quella fornita dagli arbitri in campo.

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