
I numerosi tecnofili in circolazione e tecnoentusiasti ritengono che robotica e automazione sono destinate a far aumentare le opportunità di impiego e di lavoro. Secondo uno studio del World Economic Forum ad esempio I nuovi posti di lavoro che le macchine e i loro algoritmi intelligenti potrebbero creare sono quasi sessanta milioni. Più importante ancora il contributo in termini di ricchezza prodotta, calcolata entro il 2030 nell’ordine di 15 trillioni di dollari.
Le nuove tecnologie che renderanno possibile l’automazione con macchine intelligenti e capaci di apprendere sono destinate a sostituirsi in molte attività a persone in carne e ossa ma anche a fornire un aiuto sostanziale a personale dipendente e organizzazioni nell’ottimizzare le performance e liberare le risorse umane da attività ripetitive e time consuming. A favore di questo tipo di automazione sono in molti casi gli stessi operai e impiegati, convinti di poter migliorare le proprie condizioni di lavoro potendo focalizzare la loro attenzione e attività su compiti di valore aggiunto e più creativi, capaci di produrre maggiore soddisfazione lavorativa.
Le aziende che hanno già fatto ricorso all’automazione tecnologica sostengono di avere riscontrato una miriade di benefici. Tra essi anche una migliore condizione lavorativa per persone che vedono migliorare le loro interazioni, la qualità del tempo e diminuire i rischi di errori. I benefici sono tangibili in vari ambiti lavorativi, ad esempio nei call center nei quali le macchine non hanno e non potranno sostituire gli umani ma li possono aiutare in mille modi nel rendere il loro lavoro più facile, efficiente ed efficace.
Lo sguardo ottimista dei tecnofili invita a considerare l’automazione e il prevalere delle macchine in molti ambienti di lavoro come inevitabile e come un’opportunità, suggerisce di abbracciare il fenomeno in modo positivo ma soprattutto di implementarlo nel modo giusto. In particolare finalizzandolo alla trasformazione degli ambienti di lavoro in modo da favorire attività, coinvolgimento e soddisfazione dei lavoratori.