
Dall'arrivo dell'iPad e dalla diffusione pervasiva del tablet, è stato subito un fiorire di mille applicazioni dedicate ai più piccoli. Non solo reinterpretazioni o nuove impaginazioni digitali di fiabe e racconti ma una miriade di nuove applicazioni finalizzate al gioco, all'intrattenimento e all'apprendimento. Queste ultime hanno segnato un cambiamento radicale e il passaggio dall'udo del display per guardare a quello per toccare e interagire.
PROFUMI E BALOCCHI IN ZONA ROSSA
A differenza degli adulti i bmabini tra i due e i cinque anni si muovono sulle superfici tattili dei nuovi dispositivi come pesciolini nel loro acquario. Tutto è per loro immediatamente semplice e comprensibile e i gesti diventano automaticamente gli strumenti ideali per la loro comunicazione tecnologica. Il fatto non sorprende gli studiosi che vedono in questi comportamenti la capacità di rappresentare gli oggetti tipica di questa età. Gli oggetti non vengono classificati con le parole ma associati ad azioni. Non è un caso quindi che si trovino a loro agio in contesti di interazione tecnologici nei quali ad ogni tocco o gesto corrisponde una azione immediata. I bambini non hanno più bisogno di chiedere aiuto ma semplicemente sperimentano e imparano dai loro gesti sulla superficie piana di un tablet a soddisfare i loro bisogni senza alcune intermediazioni con gli adulti.
Sul modo con cui i bambini interagiscono con la tecnologia esistono numerosi studi. Non tutti sono elogiativi ma tutti evidenziano i grandi cambiamenti in corso. Uno studio della università di Georgetown ad esempio sottolinea come il successo dei nuovi gadget tecnologici con le nuove generazioni dipende anche dall'elevato grado di fiducia che i ambini assegnano alla tecnologia. Credono a ciò che la tecnologia racconta e offre loro, non si pongono eccessive domande e si comportano di conseguenza. Naturalmente non è possibile operare delle generalizzazioni ma la relazione tra la generazione touch e la tecnologia denota alcuni cambiamenti importanti che richiederebbero nuovi approfondimenti. Ad esempio se fino a poco tempo fa si pensava che lo schermo televisivo obbligava ad un rapporto passivo con il mezzo, ora si scopre che le nuove generazioni interagoscono con i personaggi sullo schermo e cercano di trasformare anche il display della TV in uno schermo tattile da dispositivo tablet.
Molto è cambiato dall'arrivo dell'iPad e dalla sua rapida introduzione nelle scuole come strumento di didattica e di apprendimento. In molte realtà nazionali l'iPad e il tablet Android sono romai diventati indispensabili strumenti di lavoro, soprattutto per le numerose APP disponibili che permettono non solo di imparare nuove cose ma anche di costruire il mondo e di raccontarlo.
Fonte: new.pitchengine.com
Chi studia le nuove generazioni e l'impatto che le tecnologie hanno sulle loro capacità di imparare, partono dalle esperienze scolastiche prese come cartine di tornasole dei cambiamenti in atto. Non è un caso che le applicazioni per i più piccoli siano decine di migliaia e che stiano proliferando anche i modelli di tablet studiati appositamente per un pubblico di adolescenti e bambini. Non è un caso che molte scuole abbiano già abbandonato i testi scolastici tradizionali o stiano pensando di farlo a breve. E infine non è un caso se anche chi si occupa di bambini portatori di handicap stiano trovando nel tablet un ausilio forte per il suo lavoro e per la generazione di benefici reali per il bambino.
Le numerose evidenze dei vantaggi derivanti dall'uso delle nuove tecnologie non impediscono il sorgere di opinioni contarstanti. Molti genitori continuano a pensare che una corsa all'aria aperta sia megio di una sessione di gioco con l'iPad. In realtà le nuove tecnologie definiscono semplicemente nuovi contesti nei quali hanno maggiori opportunità di espressione il carattere e la personalità del bambino. I genitori sono chiamati semplicemente a prendere atto di questi contesti e ad impararne le regole per poi adottare solo molto buon senso.
Nel farlo questi genitori avranno modo di vivere loro stessi nuove esperienze entusiasmanti, coprattutto quei genitori di bambini fino ai tre anni, bambini che costituiscono la vera generazione touch, nata con l'arrivo dell'iPad, dalla sparizione del mouse e dall'introduzione delle gestures e di una interfaccia completamente tattile (touch)