
I dati sono stati resi pubblici da un recente rapporto prodotto da Zenith. Il loro interesse sta nell'avvento della cosiddetta post-televisione e di stili di vita caratterizzati dal maggiore tempo passato online e/o a interagire con schermi diversi da quello di un televisore.
Che questa sia la tendenza lo testimoniano i dati deludenti e certamente più bassi rispetto ai mondiali precedenti, relativi ai mondiali di Russia 2018. Sui canali Mediaset la prima giornata del mondiale ha totalizzato solo 1.600.000/2.100.000 spettatori (12.4%-20.4%) e la partita d'inizio è stata vista da poco meno di tre milioni e mezzo di persone. E i numeri non sono migliorati con le partite successive evidenziando numeri molto più bassi rispetto al mondiale 2014.
Sicuramente incide l'assenza della squadra italiana ma anche la tendenza a non guardare le partite davanti a un televisore. Il numero di persone che le guarderanno online, attraverso smartphone e tablet, potrebbe coinvolgere fino al 25% del pubblico (12% in Italia). Un dato che già oggi stravolge non soltanto il mondo del calcio ma anche la programmazione televisiva e il business da essa trascinato in termini di sponsorizzazioni e iniziative promozionali.
Per tornare all'indagine condotta da Zenith, il consumo individuale dei vari media disponibili si sta attestando intorno alle 8 ore giornaliere ed è in costante aumento il consumo di contenuti attraverso piattaforme come Netflix e YouTube o siti web di giornali, attraverso strumenti Mobile.
La TV sta vedendosi erodere pubblico e audience da parte di piattaforme che rendono più facile la scelta di cosa vedere e di programmare cosa vedere in futuro. La pervasività dei dispositivi mobili poi ha fornito ai consumatori l'opportunità di modi di consumare contenuti mediali diversi dal passato, più convenienti e meglio adattabili alle esigenze individuali, legate al tempo e ai luoghi della visione/consumo.
Il consumo medio a livello globale attraverso dispositivi mobili conterà per un quarto del totale. Il sorpasso di Internet sulla TV non avverrà in modo uguale a livello globale