
Secondo Wikipedia “L'identità digitale è l'insieme delle informazioni e delle risorse concesse da un sistema informatico ad un particolare utilizzatore del suddetto sotto un processo di identificazione. In un’accezione più ampia essa è costituita dall’insieme di informazioni presenti on line e relative ad un soggetto/ente/brand/ecc.. La rappresentazione dell’identità digitale deve essere tanto più completa quanto è complessa la transazione in cui è coinvolta. Infatti il grado di affidabilità e le quantità di informazioni richiesti possono variare in modo molto significativo a seconda del tipo di transazione.”
Disporre di profile online e identità digitali complete di informazioni è diventata una necessità per portare a compimento le numerose attività condotte online ma al tempo stesso un rischio. I profili online sono sempre più terreno di esplorazione e visite indesiderate da parte di motori d ricerca, social network, applicazioni e algoritmi alla ricerca di informazioni utili al marketing commerciale e ai grandi marchi. La reazione a queste intrusioni porta numerosi utenti della rete a ricercare l’aninimato ma cancellare la propria identità digitale è diventato quasi impossibile.
Fonte: www.idradar.com
Tutti o quasi tutti hanno bisogno di eseguire transazioni online e di possedere una identità digitale fatta di informazioni dettagliate e credenziali autentiche per poter accedere alle risorse necessarie e/o personali, come un conto in banca, un account paypal, ecc.
Banche, assicurazioni e società tecnologiche sono alla ricerca da tempo della soluzione ideale per garantite transazioni e acquisti online e al tempo stesso la sicurezza e la privacy di chi li fa. Ad oggi non esiste una soluzione capace di garantire la sicurezza completa. Continua a crescere al contrario l’abilità e la capacità tecnologica a violare profili e identità digitali online da parte di cybercriminali sempre più agguerriti e invadenti.
Il senso della vita
Dopo l’annuncio dell’orologio intelligente di Apple e della soluzione Apple Pay, alcuni osservatori hanno intravisto nei dispositivi indossabili una possibile soluzione tecnologica al problema del furto di identità. Un Watch di Apple o un Gear di Samsung così come braccialetti tecnologici indossabili potrebbero diventare oggetti personalizzati capaci di portare con sè le informazioni necessarie a compiere in sicurezza una transazione così come ad aprire la porta di una stanza in un hotel o la cassetta di sicurezza nella quale sono stati riposti gioielli e contanti.
Ad oggi non esiste in mercato uno strumento capace di ospitare tutte le informazioni personali associate ad una identità digitale. Tutti utilizzano carte di credito e usano profili diversi con password che cambiano nel tempo, oltre ad ingenarsi in pratiche sempre diverse nel tentativo di proteggersi e/o ingannare gli eventuali malintenzionati. Cosa non facile sia perchè mantenere alta l’attenzione non è facile, sia perchè i malintenzionati sono diventati sempre più organizzati nel sapere eludere i controlli e operare all’insaputa dei reali proprietari delle identità digitali online e delle loro credenziali di accesso.
Il problema vero è che ad oggi nessuna identità digitale online è completamente sicura e questa semplice percezione o convinzione porta le persone a non affidarsi a soluzioni tecnologiche che si presentano come la soluzione definitiva e la panacea del problema. Così facendo non si presta la dovuta attenzione ai benfici e ai vantaggi che potrebbero derivare dall’averne una.
Una possibile risposta potrebbe ora energere dai nuovi dispositive tecnologici indossabili che stanno animando il mercato con proposte legate a tecnologie innovative e sempre meglio capaci a fornire soluzioni a bisogni reali. Le informazioni che compongono le nostre identità digitali potrebbero in future essere contenute in forme e modalità sicure all’interno di dispositive tecnologici che indossiamo e che come tali dovrebbero fornire maggiori garanzie rispetto ad eventuali perdite o possibili furti. Inoltre questi nuovi gadget, dotati dei sensori adeguati, potrebbro sfruttare informazioni biometriche univoche per costruire identità digitali inaccessibili da parte di alter persone, anche nel caso in cui fossero entrate in possesso in modo fraudolento del dispositivo.
Fonte: homes.cerias.purdue.edu
Le informazioni biometriche potrebbero inoltre sostituire le password, permettendo un accesso diretto e semplificato alle risorse e alle transazioni online. Le informazioni biometriche ottenibili da un dispositivo tecnologico indossato come orologio, occhiale o braccialetto possono avere caratteristiche tali da non poter mai essere copiate e utilizzate in assenza del suo legittimo ‘proprietario’. Ad oggi le informazioni di questo tipo applicate a tecnologie di riconoscimento sono le impronte digitali, il profilo del volto, la retina dell’occhio, la geometria delle mani. Queste tecnologie sono però costose e non garantiscono un loro utilizzo di massa. Inoltre non sono al momento considerate completamente sicure o accurate.
Da qui l’interesse crescente verso nuove forme di soluzioni come quelle realizzabili attraverso dispostivi tecnologici indossabili.
Una soluzione, capace di garantire il Massimo della protezione all’identità digitale, integrata in questi dispositive li trasformerebbe automaticamente in prodotti di massa a di largo consume.
Tutti ne vorrebbero possedere uno per liberarsi di smartphone e bisgliettini vari usati per annotare password e credenziali di acesso ma soprattutto per dormire sonni tarnquilli, anche dopo aver passato la serata a vendere e acquistare prodotti su eBay usando il proprio account PayPal.