
Reggio-Emilia: Cortocircuito contro la ‘Ndrangheta
A Reggio-Emilia, nel computo del processo denominato “Aemilia” contro le cosche mafiose, ha trovato un suo spazio anche l’associazione culturale “Cortocircuito”: una vera e propria web-TV che ha mandato in onda alcuni video girati di nascosto in un noto disco club della regione, vero e proprio covo di una cosca mafiosa. Questi video, diffusi in rete, hanno avuto un loro importante peso nella conduzione delle indagini dei PM, che hanno appunto portato all’arresto diversi esponenti di una famiglia della ‘Ndrangheta. Così la tecnologia può davvero aiutare a cambiare le cose, anche quando apparentemente basta una videocamera o uno smartphone, perché il web rappresenta una cassa di risonanza priva di termini di paragone.
Non solo criminalità: imparare grazie al web
Fidelizzazione dei clienti e tutela della loro Privacy
Il web non è solo canale di diffusione di video “scottanti”, ma anche un luogo informativo dalle potenzialità molto estese. I video stessi forniscono delle guide utilissime, che consentono di imparare qualsiasi cosa senza spendere un centesimo: basti pensare a piattaforme come YouTube. Ma la rete ospita anche diversi tutorial testuali indispensabili per imparare alcune tecniche particolari: ad esempio, esistono articoli che insegnano diverse strategie alla roulette da utilizzare sia online, sia nei classici casino. Grazie a queste guide, basta semplicemente una lettura per apprendere tecniche e consigli che altrimenti richiederebbero anni di esperienze personali, comunque molto complesse da raccogliere.
Facebook per la giustizia
Tornando al crimine, anche Facebook è diventato un canale idoneo per assicurare la protezione e la sicurezza dei cittadini. Questo avviene ad esempio negli Stati Uniti d’America, dove i diversi dipartimenti di polizia statali posseggono già da anni delle pagine Facebook ufficiali per raccogliere le segnalazioni degli utenti. Ci sono stati casi in cui è bastata una singola segnalazione per portare all’immediata cattura di ladri e di criminali di ogni sorta. Basti pensare anche al caso delle bufale e delle fake news, e al fatto che agli utenti stessi viene data la possibilità di segnalarle per evitarne la diffusione. I social network, poi, consentono anche alle forze dell’ordine di analizzare i profili per cogliere qualsiasi dettaglio o particolare che potrebbe rivelarsi fondamentale per le indagini. Anche qui, la tecnologia giunge in nostro soccorso.