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Lo schermo del televisore non mi basta più!

Lo schermo del televisore non mi basta più!

09 Dicembre 2015 Redazione SoloTablet
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Programmi televisivi sempre più noiosi e ripetitivi, talk show che non interessano più a nessuno e film ripetuti sera dopo sera su canali diversi, non aiutano il pubblico televisivo e suggeriscono valide alternative. Un numero crescente di persone passa il tempo davanti al televisore ma impegnata e incollata a schermi diversi, forse più interessanti e con una offerta maggiore.

L’arrivo della smart TV e di altre soluzioni video per la casa hanno migliorato l’offerta televisiva ma senza determinare un ritorno di massa al mezzo televisivo. La TV continua a essere lo strumento di informazione più importante e forse influente ma l’esperienza dell’utente passa sempre più attraverso altri schermi. Negli Stati Uniti le indagini indicano che il 75/80% delle persone che guardano la televisione in casa  lo fanno mantenendo acceso e interagendo con un secondo o terzo schermo come quello dello smartphone, del phablet o del tablet.

A suggerire il passatempo su un display diverso da quello del televisore è la noia che deriva da programmi sempre meno interessanti e sempre più ripetitivi, nel format, nella trasmissione e nella narrazione. La disponibilità di uno schermo sempre acceso alternativo serve ad alimentare e soddisfare i nuovi bisogni legati a un uso, diventato abitudinario, del dispositivo mobile per navigare la rete, frequentare i suoi spazi abitati, leggere e gestire la posta elettronica, cinguettare e messaggiare con amici annoiati su altri divani di casa, tenersi aggiornati sulle notizi e fare acquisti online. La navigazione in Rete è spesso collegata a quanto si sta guardando alla televisione. Chi dispone di un tablet può anche attivare la visione di video, film, puntate precedenti degli spettacoli in programmazione. Le attività sul secondo schermo interessano maggiormente le generazioni dei nativi digitali ma sono altrettanto diffuse anche in fasce di età e generazionali diverse.

La fotografia che ne deriva è di un 40% di persone che, davanti allo schermo del loro televisore di casa, incollano il loro sguardo al display del loro smartphone o tablet. La pratica è sicuramente dettata dal tentativo di fuggire da quanto proiettato sullo schermo del televisore ma anche dalla impossibilità di disporre delle stesse funzionalità sul dispositivo televisivo. Manca ancora la possibilità standard di visualizzare e sincronizzare quello che scorre sul televisore dentro il display di un dispositivo più piccolo. Manca per ora perché è facile prevedere l’introduzione di nuove funzionalità e tecnologie finalizzate a render l’esperienza dell’utente spettatore sempre più ricca, unica, libera m anche più analizzabile e governabile dai produttori di informazione e spettacoli televisivi. Un pubblico televisivo che guarda programmi e spettacoli da un dispositivo mobile genera una mole di informazioni così grande da facilitare il lavoro marketing e promozionale per poterlo attrarre, incatenare e fidelizzare.

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