
Se si guarda con attenzione alla proposizione marketing e commerciale dei grandi protagonisti del mercato Mobile si scopre che, più dei prodotti e delle applicazioni, conta la strategia e la visione tecnologica. L’una e l’altra raccontano molto bene la competizione in corso e l’emergere di nuovi bisogni la cui soddisfazione determina nuovi comportamenti, stili di vita e abitudini da parte dei consumatori.
La consumerizzazione dell’IT e la diffusione di tecnologie diventate ‘commodities’, sempre più standard e convergenti, hanno trasformato il panorama del mercato IT e la sua geografia. Il tutto nel giro di pochi anni e grazie anche ad aziende come Apple che hanno capito come utilizzare le nuove tecnologie in modo da semplificarne l’uso da parte degli utenti consumatori. E’ in quest’ottica che sono nati l’iPod e poi l’iPhone e poi l’iPad. La filosofia sottostante a questi prodotti e alle iniziative ad essi collegate è di fornire all’utente un sistema in grado di soddisfare in modo semplice le loro esigenze di connessione, di accesso e di usufruizione dei contenuti. Per farlo Apple ha definito un modello architetturale nel quale c’è sempre un componente che fa da hub ad altri componenti ad esso collegati. Hub sono iCloud e iTunes ma anche singoli dispositivi che servono a permettere il funzionamento di altri, ad esempio lo smartphone nell’auto o lo smartphone/tablet per tecnologie e prodotti indossabili.
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Le nuove tecnologie e i numerosi prodotti che hanno caratterizzato il mercato digitale degli ultimi tre anni hanno prodotto una accelerazione nella rivoluzione tecnologica ma soprattutto negli stili di vita dei consumatori. La pervasività del dispositivo mobile ha reso accessibile a tutti l’utilizzo di strumenti informatici con i quali connettersi alla rete, comunicare, navigare, socializzare. L’accesso ai nuovi dispositivi è stato reso possibile dall’affermarsi di piattaforme di sistema operativo sempre più simili e standard, dall’emergere di nuove interfacce uomo-macchina di tipo tattile che hanno semplificato l’interazione intuitiva della tecnologia e dal fatto di poter connettere facilemente vari componenti tecnologici, ma in primo luogo I loro display, tra di loro.
Clienti: ritorno alle origini
Interno a questi tre elementi, sistema operativo, interfaccia e multi-screen, si gioca oggi la vera battaglia tra i grandi produttori e I protagonisti del mercato tecnologico attuale. Obiettivo è conquistarsi maggiori fette di mercato ma soprattutto definire una relazione fiduciaria con I conusmatori in modo da poterli trattenere e ‘possedere’ per opportunità commerciali e di guadagno futuri. E’ una battaglia vera e aspramente combattuta perchè ogni produttore è portatore della sua visione di piattaforma di sistyema operativo, di interfaccia, di architettura cloud, di ecosistema, di user experience, ecc.
Ciò che viene perepito come standard da parte del consumatore è l’interazione tattile con il dispositivo tecnologico, simile su tutti I nuovi prodotti compreso il personal computer con Windows 8. Standard viene percepita anche la piattaforma di sistema operativo pur nelle numerose varianti disposnibili sul mercato e diversità in termini di funzionalità, architettura e organizzazione delle componenti applicative. Il fatto che dietro ogni proposta hardware ci sia un ecosistema applicativo è un altro elemento considerato ovvio nella sua normalità. Il consumatore non si interroga più di tanto su dove risiedono applicazioni e dati perchè sa che il suo dispositivo fa parte di un mondo nel quale coesistono componenti hardware, software e di servizio. Infine vengono date per scontate due funzionalità, la connessione alla rete e la comunicazione / integrazione tra oggetti tecnologici diversi, ad esempio tra personal computer e televisione, console di gioco e TV, tablet e TV, ecc.
In questo panorama di mercato modificato, i grandi produttori come Apple, Google e Microsoft e in secondo piano anche Samsung, stanno cercando di costruire una loro strategia in grado di comunicare una visione dell’informatica del futuro che sia il più vicino possibile alle percezioni e ai bisogni dei consumatori. Alla base di tutto c’è la piattaforma di sistema operativo e il ruolo asseganto ai nuovi dispsoitivi mobili. Microsoft punta con la sua visione Microsoft ONE ad ambienti omogenei governati e integrati dalla stessa piattaforma Windows 8. Google punta ad essere ovunque (Google Everywhere) non solo con il suo motore di ricerca o Android ma anche con Chrome. Infine Apple continua nella sua strategia iOS che punta all’integrazione di dispositivi mobili e personal computer.
Il consumatore dell’era tecnologica moderna, composto in maggioranza da nativi digitali che danno per scontate funzionalità e tecnologie come componenti naturali o semplici estensioni delle loro vite, ha compreso molto bene lo stato dell’arte della tecnologia attuale e come possa corrispondere ai suoi bisogni e desideri. E’ un consumatore che corre all’acquisto dell’iPad perchè se ne è innamorato ma anche perchè non ha alternative valide sul mercato per poi cambiare rapidamente gusti e scelte optando per Android e/o Samsung. Un cambiamento dovuto a convenienze di tipo economico, a parità di qualità e funzionalità ottenute, ma anche di tipo funzionale legate ad una piattaforma come Android, più aperta e diffusa di altre.
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Per il momento la coesistenza e la commistione di piattaforme tecnologiche diverse è la norma ma l’esigenza di poter interagire con prodotti tecnologici diversi, usando la stessa piattaforma OS, la stessa interfaccia, lo stesso ecosistema applicativo, è tanto più impellente quanto maggiore è la consapevolezza che una maggiore integrazione e convergenza tecnologica è possibile. Il produttore che sarà in grado per primo di offrire un ambiente o ecosistema di questo tipo, completamente integrato, convergente, multi-schermo e una user experience uguale su tutti I dispositivi proprosti, sarà probabilmente quello che conquiestaerà il numero maggiore di clienti e consumatori.
Rimane un solo interrogativo. Microsoft sembra aver già realizzato, attraverso Windows 8, una proposizione che va in questa direzione. Come mai non è allora riuscita a guadagnare maggiori quote di mercato? Una spiegazione possibile è il grande ritardo accumulato e l’assenza (gli errori) di visione che hanno caratterizzato l’era Ballmer. Altra spiegazione possibile si può trovare nella deiversa visione del ruolo del personal computer che la pone in netta contrapposizione a Apple. Il fatto che l’iPad abbia subito delle flessioni nelle vendite negli ultimi trimestri è però un buon segnale per Microsoft oltre che una nuova testimonianza che il clienti odierno è diventato Mobile come lo è il prodotto tecnologico che vuole acquistare.
Le diverse visioni dei produttori troveranno nel corso del 2014 numerose opportunità di manifestarsi e consolidarsi. A semplici osservatori come SoloTable non rimane che la curisosità di vedere quale troverà il gradimento del mercato e quale da esso verrà sconfitta. Facile scommettere su novità e nuovi cambiamenti in arrivo, sul fronte delle piattaforme OS, dei dispositivi e del loro ruolo negli stili di vita e comportamenti dei consumatori.