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Dal personal computer, allo smartphone e domani alla macchina intelligente

Dal personal computer, allo smartphone e domani alla macchina intelligente

13 Gennaio 2016 Redazione SoloTablet
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La tecnologia evolve, si miniaturizza, diventa sempre più intelligente, trova occhi e schermi con cui interagire con il mondo reale e si personalizza. Sembra la descrizione di un viaggio con una destinazione finale, un mondo tecnologico dominato da oggetti che comunicano e interagiscono tra loro, anche in assenza di esseri umani o senza interpellarli. La nuova fase di test di questa evoluzione è l’automobile. Un veicolo mobile che può già oggi essere associato alla mobilità garantita dai dispositivi mobili come tablet, laptop e smartphone.

La crisi climatica, l’urgenza di trovarvi rimedio ma anche la naturale spinta innovativa della tecnologia stanno portando l’automobile in primo piano. Già oggi l’auto è una specie di sistema computerizzato capace di prendere decisioni autonome o di suggerire al suo proprietario cosa fare e come farlo.

L’auto del futuro è destinata a diventare sempre più informatizzata, un vero e proprio computer dotato di vari sottosistemi con capacità di elaborazione elevate, di innumerevoli sensori ambientali e fotocamere, di CPU e GPU usate sia per governare e monitorare l’auto sia per interagire con il conducente o i passeggero attraverso schermi e display ad alta risoluzione e sistemi audio che nulla hanno da invidiare a quelli ad alta definizione di casa. Le auto che arriveranno saranno capaci di parlare tra di loro e con i sensori disseminati sul percorso in modo da scegliere itinerari, guidare in completa sicurezza e rispettare le regole che governano il traffico cittadino e stradale.

Un’auto di questo tipo sarebbe stata, fino a poco tempo fa, inavvicinabile dalla maggioranze dei consumatori. Oggi che molte aziende automobilistiche e tecnologiche stanno investendo budget crescenti sulla ricerca e sviluppo, è facile prevedere l’arrivo sul mercato di nuovi modelli prodotti in economia di scala e pensati per il consumo di massa.

Fonte: www.techrepublic.com

Oggi molti modelli di auto sono in grado di comunicare e interagire con uno smartphone o tablet, domani saranno a tutti gli effetti dei sistemi computer capaci di sostituirsi ai dispositivi mobili di oggi in numerose, forse tutte, le loro funzioni. Questo almeno è quanto emerso dal CES 2016 di Las Vegas che ha visto l’automobile tecnologica giocare un ruolo da assoluta protagonista. Non più come strumento di mobilità stradale ma di mobilità tecnologica come quella degli smartphone.

L’auto tecnologica del futuro sarà un elemento fondamentale della mobilità del cittadino e del consumatore. Un ruolo garantito dalla presenza in essa di sensori e software capaci di connettersi, comunicare, interagire e scambiarsi informazioni con i numerosi sensori che stanno trasformando le città, i paesaggi e le loro entità fisiche in realtà tecnologiche e intelligenti. Il tutto grazie alla Internet degli oggetti, al cloud computing e al Big Data e alla loro infrastruttura tecnologica hardware e software.

La rivoluzione è nata tret’anni fa con la nascita del personal computer. Da allora la miniaturizzazione tecnologica non si è mai fermata così come non si è fermata l’evoluzione di oggetti e algoritmi software sempre più capaci di comunicare tra loro, di integrarsi e di poter essere usati in ambiti diversi per le loro specifiche funzionalità e capacità.

Molte tecnologie create per il PC si sono via via rimpicciolite fino a rendere possibili i laptop Air della Apple o i Surface ultrasottili della Microsoft e di altri produttori di tablet. Oggi questi componenti, con una potenza e capacità di calcolo molto più elevate,  abitano il cuore meccanico e elettronico dell’auto unitamente a piattaforme software che sono state sviluppate per altri oggetti mobili come gli smartphone. L’uso di piattaforme di sistema operativo comuni e usate per dare forma alla testa pensante dell’automobile intelligente permettono inoltre l’uso di molte applicazioni già conosciute e usate dai consumatori o lo sviluppo di applicazioni nuove.

E’ probabile che il 2016 non doventi l’anno dell’anto intelligente come prodotto commerciale di massa ma è quasi certo che di auto si parlerà moltissimo per tutto l’anno. Una ghiotta opportunità per informarsi e elaborare le conoscenze che potrebbero servire nel 2017 e negli anni seguenti per intraprendere un processo di acquisto di un nuovo modello di auto, tecnologica, sensoriale, intelligente e, perché no, anche autonoma nella guida.

 

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